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MINESTRE, zuppe e vellutate

Vellutata di spinaci e yogurt

Premetto che uno dei fondamentali per la riuscita di una ricetta, anche semplicissima, è la qualità degli ingredienti impiegati.

Stavolta però, per questa ricetta, utilizzo spinaci surgelati, anziché freschi!
Ho dovuto/voluto fare una prova veloce col mio TM31 (Bimby) per testare se anche questa – come le altre – era una vellutata che incontrava il nostro gusto; poi mi procurerò il meglio 😉

Ingredienti per 2 (in ordine di apparizione)
20 g parmigiano reggiano
mezza cipolla
20 g olio e.vo.
200 g spinaci surgelati
1 patata a tocchetti (volendola omettere, utilizzare metà dell’acqua prevista)
300 g acqua
1 cucchiaino dado granulare
macinata di pepe verde
2 cucchiai di yogurt (1 per ciascun piatto; lo abbiamo aggiunto per non avere – a nostro gusto – una vellutata dal sapore “anonimo”)
crostini di pane tostato (facoltativo)

Con pepe verde macinato e crostini di pane

Procedimento
Nel boccale verso i tocchetti di parmigiano (sembra una banalità, ma quando si usa il Bimby, e nella ricetta è previsto del formaggio grattugiato, è importante ricordarsi di frullarlo prima della preparazione seguente):
15-20″, vel. turbo, e metto da parte.

Senza lavare il boccale metto la cipolla a pezzi grossolani facendola cadere dal foro con le lame in movimento:
3″, vel. 7.

Aggiungo l’olio sulla cipolla tritata e procedo al soffritto:
3′, 100°C, vel. 3

Aggiungo le patate a pezzetti, l’acqua, il dado e i grossi blocchi di spinaci surgelati (se prima di cuocere prevedo di scongelarli, sarà sufficiente aggiungerli a metà cottura):
30′ antiorario, 100°C, vel. 2 senza misurino (dopo qualche minuto, a spinaci scongelati, volendo, togliere l’antiorario e abbassare a 90°C con misurino obliquo o cestino/vapore sul boccale.

A cottura ultimata frullo il composto:
30″, vel. 6-7 (andrebbe bene un bel turbo per vellutare meglio, ma ricordo che – almeno nel mio vecchio TM31 – è sempre meglio usare la velocità massima con temperature non superiori a 60-70°C).

Ho assaggiato e aggiustato di sale, ho aggiunto il parmigiano e frullato qualche secondo.

Se la vellutata fosse diventata troppo densa, si può aggiungere un pochino d’acqua calda e frullare qualche altro secondo.

E, se non si ha il TM31, ecco la versione in pentola!

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DOLCI

Crema spalmabile alla nocciola

PRIMA VERSIONE 2010, RIVISITATA OGGI, A FINE 2018.
Ancora un po’ di pazienza (sono allo studio di una nuova formula) e forse pubblicherò una nuova versione col risultato sperato (vedi in fondo)!!! All’epoca ebbi un’assistente d’eccezione nel preparare la mia prima crema spalmabile alla nocciola:
ancora più nocciola della crema che stavo per fare, la piccola Diana, figlia della mia sorella minore, ora quasi diciottenne.

Per la privacy si vede poco, ma vi assicuro che si diede parecchio da fare.
Ho ripetuto poche volte delle simil-nutell@ fatte in casa in questi anni perché, pur se più genuine delle commerciali, preferisco non abusarne.
Oggi (siamo nel 2018) ho usato il bimby ( thermomix tm31 ) .
Fra l’altro, per realizzare una versione per i piccolini di casa che fosse quanto più possibile genuina e poco deperibile, ho utilizzato del latte biologico in polvere anziché liquido, prendendo spunto da questa ricetta.
Forse non è un grandissimo problema, ma pur se buone e genuine, nessuna delle ricette provate lascia una crema spalmabile per il giorno dopo, neanche a temperatura ambiente (se passasse di qui qualcuno e volesse dare suggerimenti in merito, sarò ben felice di fare nuove prove).
Intanto ci sto lavorando (vedi sotto).

Ingredienti

150 g nocciole bio già sgusciate, tostate e senza pellicina (voglio che le nocciole si sentano parecchio. Se si tostano in casa delle semplici nocciole sgusciate crude, prevedere una decina di grammi in più in quanto perdono umidità e pellicine durante la tostatura)
100 g cioccolato fondente bio (io con cacao al 74%, della Sarchio)
100 g cioccolato bianco bio (sempre della Sarchio)
80 g zucchero di palma di cocco bio (basso indice glicemico)
50 g olio extra vergine di oliva di frantoio (o un semi più neutro se non amate lo splendido e.v.o.)
20 g latte intero biologico in polvere
i semi di mezza bacca di vaniglia
un pizzichino di sale
 
Procedimento
Una dritta per togliere abbastanza agevolmente le “malefiche” pellicine:
Ho messo in padella le nocciole in un solo strato e le ho tostate a fuoco basso per 20-30 minuti.
Soltanto nel mescolare alzavo la temperatura.
Dopo una decina di minuti, a nocciole caldissime e a fornello acceso (attenzione alle ustioni), con l’aiuto di un telo pulito ripiegato almeno in quattro ho cominciato a “strizzare” fra di loro le nocciole direttamente in padella, quasi come per frantumarle, senza naturalmente arrivare a questo.
Ho ripetuto questo “strofinìo” ogni volta che mescolavo e alzavo un po’ la fiamma.
Assicuro che attualmente è il metodo migliore che ho trovato per togliere il grosso delle pellicine.

Freddate le nocciole, le ho versate nel bimby insieme allo zucchero e intervallando, ho iniziato a frullare gradualmente fino a velocità 10 (turbo) per una 20ina di secondi ogni volta, ripetendo diverse volte fino ad ottenere una pasta densa e aggregata e spatolando per riportare ogni volta i residui sul fondo.


A questo punto ho aggiunto nel boccale i due tipi di cioccolata tagliati in precedenza a pezzettini, il latte in polvere, i semini di vaniglia e il sale.
Ho frullato ancora gradualmente a vel. turbo fino ad ottenere una pasta cremosa.
Ho aggiunto infine l’olio a filo e frullato ancora gradualmente a vel. turbo.
Infine ho impostato 5 min, 50°C, vel. 4.
Alla fine ho frullato a vel. turbo per circa 1 minuto per omogeneizzare il tutto (un po’ come faccio per i gelati homemade).
Ho colato questa crema ancora tiepida e liquida in un barattolone, usando il passino finissimo che si vede accanto (cercherò di fare ancora meglio e riferirò fra queste righe), trasferendo in un barattolino piccolo i residui più granulosi.


Purtroppo, a distanza di qualche ora, la crema è comunque un po’ “sabbiosa” e si compatta troppo, pur riuscendo ad essere prelevata col cucchiaino ed essere spalmata (con una certa difficoltà) sulla fetta di pane. 
Per raggiungere la lucentezza delle foto sarà sufficiente prelevare la dose voluta e farla stare per un po’ vicino ad una fonte di calore (o pochi secondi – ahimé – nel micro-onde).
Per la conservazione non ci dovrebbero essere grossi problemi visto che non c’è latte liquido ma in polvere; direi però di non andare oltre qualche settimana di conservazione.
Il giudizio odierno di Diana è comunque positivo rispetto alla versione di 8 anni fa 😉
P.S. – 02 January 2019
Not yet the final step, but within few weeks I will be back with a new self-produced version.
I hope it will be really spreadable the next day, even if stored in the fridge. Organic and a little expensive, but it is coming for our beloved grandchildren, and the name could be “HAZELNUTTY” … work in progress …

25.VII.2010

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SECONDI, SFIZI E STREET-FOOD

Stracchino col bimby

E’ da Maria, una vecchia conoscenza dei primi tempi di Cookaround, che ho preso spunto per fare lo stracchino … già, pure lo stracchino homemade.. Stratosferico, se riesce! E alla fine ce l’ho fatta!
Ingredienti per 6-800 grammi di stracchino
50 g stracchino
2100 g latte intero biologico fresco
30 g yogurt naturale
100 g panna da montare (facoltativa, l’ho omessa)
1-2 cucchiaini di concentrato di caglio liquido
sale
Procedimento
Ho fatto un innesco di 50 grammi di stracchino mescolando (e filtrando il tutto) con 100 gr di latte intero biologico fresco Lattesano con scadenza di 5 giorni. Ho fatto stare questo liquido coperto per 4 giorni in frigo (ho letto che per l’innesco si può spaziare da un minimo di 3 ore secondo qualche ricetta, ma anche 2 o 4 giorni: io ho provato tutte le soluzioni ed è andata bene ugualmente).


Dopo 4 giorni, ho versato nel boccale del Bimby 2 lt di latte bio fresco intero Lattesano, il liquido dell’innesco, 2 cucchiaini di sale, 30 gr di kefir (o yogurt naturale). Ho volutamente omesso i 100 gr di panna da montare suggeriti da Maria, perché questa volta volevo un prodotto più leggero.

Ho fatto andare per 15 minuti, 37°C, vel. 2 (mi sono regolata con questi tempi, sentendo con la mano la base del boccale fino a verificare che la temperatura fosse stabile da qualche minuto).
In questo momento ricordarsi di mettere le terrine di vetro nel forno a preriscaldarsi.
A fine riscaldamento ho aggiunto 1 (a volte 2) cucchiaino piccolo di estratto concentrato di caglio liquido (cloruro di sodio e sodio benzoato)

Ho mescolato e trasferito in una ciotola larga di vetro già preriscaldata nel forno di casa, a 35°C.

Ho inserito il tutto nel forno – preriscaldato anche lui, sempre a 35° – per 3 ore, coprendo la ciotola con una scatola per mantenere più stabile la temperatura.

Passate le 3 ore, ho tagliato in 6-8 cubotti la cagliata e ho fatto proseguire, sempre in forno tiepido coperto, ancora per 1 ora.

Infine, con una schiumarola ho trasferito delicatamente i cubotti in 3 fuscelle, poggiandole a scolare su una griglia, al di sotto della quale ho posizionato un’altra terrina di coccio/vetro molto capiente.
 

Ho fatto scolare per tutta la nottata, e infine ho messo le fuscelle di stracchino coperte in frigo, a maturare per 24 ore prima di consumarlo (se ce la facciamo!!!).

Una delizia!!

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SALSE, sughi, condimenti, erbe

Risotto allo zafferano

Dopo aver comprato i mio primo Thermomix31 (si, proprio il Bimby) una delle primissime ricette fu il risotto allo zafferano.
Dopo aver provato senza successo la pasta risottata, grazie a qualche consiglio qua e là di amiche di Cookaround, questo primo risottino fu al di sopra delle mie aspettative.
Sarà stato per l’utilizzo di ingredienti ottimi ma – a differenza di quanto dicono i detrattori del risotto fatto nel bimby – il risultato è stato accolto positivamente da tutti i membri della famiglia.
Ecco dosi e procedimento Bimby che si trovano nel Libro Base, riadattati da me per questo piatto.
Ingredienti per 3 persone
1 piccola cipolla bionda
3 cucchiai di olio e.v.o.
1 pezzetto di burro (facoltativo – ho utilizzato il chiarificato)
270 g riso carnaroli
50 gr vino bianco secco (mezzo bicchiere scarso)
590 g brodo (oppure  acqua e 1 cucchiaio di dado granulare) – Una regola non scritta vuole il totale dei liquidi pari al doppio del peso del riso, ma regolarsi secondo il tipo di riso utilizzato.
Pistilli di zafferano (oppure un paio di bustine)
Parmigiano reggiano grattugiato a piacere
Prezzemolo (facoltativo)
Sale (facoltativo)
Procedimento
– per prima cosa, a boccale asciutto, ho tritato del parmigiano reggiano a cubetti (ho aggiunto del prezzemolo) – 20″ gradualmente da vel. 1 a vel. 9.
Ho messo da parte e senza sciacquare il boccale, ho aggiunto gli altri ingredienti lavorando sempre senza misurino (per evitare l’effetto “lessatura”).
– ho tagliato la cipolla a pezzi grossolani e frullato – 5″ – vel. 7
– ho aggiunto i 3 cucchiai di olio e.v.o. e il pezzetto di burro e fatto rosolare 5′ – 100°C – vel. soft
– ho versato i 270 g di riso – ho impostato l’antiorario e tostato per 3′ – 100°C – vel. 1
– poi ho sfumato con i 50 gr di vino – 2′ – 100°C – vel. 1
– ho versato il brodo (o acqua e dado). Se serve e per evitare che il risotto si attacchi, in questa momento con la spatola giro ben bene per staccare il riso dal fondo.
Ho usato 540 g di acqua/dado subito + 50 g dove avevo messo a macerare i pistilli di zafferano, aggiunta ad un paio di minuti da fine cottura – 16′ – 100°C – vel. 1 – antiorario
– a seconda del tipo di riso aggiungere alla fine poca altra acqua nel boccale (a noi piace “all’onda”). Per non fermare la cottura, a volte ne verso poca alla volta sul coperchio e la faccio scendere dal foro.
– poco prima che si fermino le lame, aggiungo dal foro il formaggio/prezzemolo grattugiati in precedenza.

Faccio riposare un paio di minuti e servo ben caldo.
Dal mio vecchio archivio di Cookaround del 13.X.2011
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DOLCI

Barrette croccanti di frutta secca, semi oleosi e cereali

Ogni tanto, con la necessità di un plus di energia prima di un’attività fisica o di uno sfizio senza troppi sensi di colpa, ho voglia di qualcosa di buono, ma genuino.
Mi sono ispirata a questa ricetta, ma con qualche modifica dettata dagli ottimi prodotti alternativi che avevo in casa, e per abbassarne un pochino l’indice glicemico.

Per gli sportivi che vogliono una ricetta sana e ricca di antiossidanti ecco quindi un’idea, adatta anche per i bambini (per i bambini sostituirei lo xilitolo con zucchero di canna integrale):

Ingredienti

per 16 barrette cotte in forno (da 20-22 gr l’una dopo cotte):
50 g di noci
50 g di nocciole (anche non pelate)
50 g di mandorle bio pelate
20 g di semi di zucca biologici
20 g di semi di sesamo biologici
25 g di datteri denocciolati bio (o bacche di goji o uva secca)
30 g di fiocchi di avena biologici, o farro soffiato (oppure riso, mais, grano saraceno, miglio, amaranto, quinoa, manioca, teff o sorgo, per chi avesse problemi di glutine)
10 g di olio extravergine di oliva
80 g di yacon biologico (oppure miele o malto)
30 g di xilitolo di betulla (oppure zucchero di canna integrale)
15 g acqua (un cucchiaio)
cannella qb
Peso impasto crudo circa 380 gr

Preparazione

Ho tritato grossolanamente nel bimby le noci, le nocciole, le mandorle.
Ho frullato due volte, fino ad arrivare velocemente a velocità 7 (togliendo dal boccale i pezzetti già abbastanza frantumati dopo la prima frullata, e riportando in basso nel boccale i pezzi più grossolani, per la seconda).
Al composto ottenuto ho aggiunto i datteri spezzettati, i semi di zucca, i semi di sesamo, i fiocchi di avena, il cucchiaio di olio, lo sciroppo di yacon, lo xilitolo, la cannella e un goccio d’acqua per amalgamare meglio (fra l’altro ritengo migliore tostare i semi oleosi un pochino umidi, per evitare in cottura il rilascio di sostanze tossiche).
Devo ammettere che il miglior rimescolamento si effettua con le mani!

Ho distribuito in modo omogeneo l’impasto su tutta la teglia (ne ho usata una piccolina per fare uno strato leggermente più spesso), aiutandomi con un cucchiaio.

Ho infornato ventilato, per circa 30 minuti: i primi 20 a 140°c; gli ultimi 10′ a 160°c.
Dopo i primi 20 minuti ho tirato fuori la teglietta e, con l’aiuto di un foglio di cartaforno e un vassoio piatto sopra, ho capovolto la lastra (attenzione, perché è ancora sbriciolabilissima) e continuato la cottura.
Ho lasciato raffreddare per circa 20 minuti, tagliato le barrette aiutandomi con una spatola di metallo, e creato delle piccole confezioni utilizzando dei rettangoli di carta forno.
Ho conservato in frigo.

Le barrette ottenute saranno morbide (non hanno aggreganti di alcun tipo tranne i pochi zuccheri naturali inseriti), ma allo stesso tempo croccanti, grazie alla leggera tostatura di semi e cereali.
***
Qui il successivo esperimento crudista (raw).
Ho fatto asciugare per diverse ore, a meno di 42°C, le barrette nell’essiccatore.

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SECONDI, SFIZI E STREET-FOOD

Sovraccosce di pollo stufate nel bimby

Ricetta tratta dal libro “Io e il mio bimby” con qualche mia variazione.

Sovraccosce di pollo stufate per 3 persone.
Ingredienti
30 g di scalogno o cipolla
50 g di sedano a pezzettoni (ho messo quello già tritato che avevo nel freezer)
50 g di carote a pezzetti
50 g di olio e.v.o.
6 sovraccosce di pollo
rosmarino in piccola quantità
salvia in piccola quantità
timo in piccola quantità
sale e pepe verde (oppure peperoncino)
100 g di vino bianco secco

Esecuzione
Tritare scalogno, sedano e carota 5 sec. vel. 7 versando dal foro con le lame in movimento.
Subito dopo questa fase, volendo, montare la farfalla***.
Aggiungere l’olio, la carne infarinata, e a piacere il rosmarino la salvia e il timo sale e pepe.
Cuocere 10 min. Varoma antiorario vel. soft.
Versare il vino e lasciare evaporare senza misurino.
Continuare la cottura 15 min. 100° antior. vel. soft
più ulteriori
10 min. Varoma vel. soft (io ho continuato altri 5 minuti).
Fra una fase e l’altra meglio mescolare sempre con la spatola del bimby.
Ho preferito lasciare sempre coperto con misurino, tranne che per sfumare il vino.
Regolarsi se aprire il foro per l’ultima fase di cottura, per far asciugare i liquidi.
 


***consiglio della dimostratrice: inserire la farfalla per fare una sorta di piano rialzato di sostegno, per disporre più agevolmente i pezzi se sono molti (ho voluto provare, anche se in questo caso forse era superfluo).

Consiglio: vedo bene una sostituzione del pollo con coniglio oppure altre parti del pollo tagliate a pezzettoni, o anche dei dadi di carne infarinati come spezzatino di vitello.

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CONTORNI e verdure di ogni genere

Caponata saporita col bimby

Non è certo la vera caponata siciliana fritta, ma direi che è altrettanto gustosa e sicuramente più leggera.
Ingredienti:
850 g tra peperoni, melanzane, sedano e cipolla tutto a dadini
Una manciata di capperi sotto sale sciacquati e strizzati
Una manciata di olive verdi snocciolate
5 g di sale
17 g di zucchero
35 g di aceto balsamico
35 g di vino bianco
40 gr di olio

 
Preparazione
inserire tutti gli ingredienti nel boccale fare cuocere 30 min. a temperatura varoma, antiorario, velocità soft.
Visto che è una preparazione alquanto “voluminosa”, consiglio di tagliare le melanzane a tocchetti più grandi dei peperoni ed aggiungerle dopo una decina di minuti da inizio cottura (non si sfalderanno troppo ed entreranno meglio nel boccale visto che le altre verdure si saranno già ammorbidite).
Per una caponata leggermente più gustosa (ma non cambia granché, è già buona così), eventualmente far prima soffriggere qualche minuto olio e cipolla a varoma e poi introdurre tutti gli altri ingredienti, come descritto.
La mia idea in più!
Molte caponate prevedono patate, ma a me non piace lasciar avanzare le patate per il giorno dopo [sembra che non facciano bene (per via della solanina)!! e quanto meno avranno perso tutte le vitamine che contenevano appena cotte].
Se fate una bella dose di questa ricetta invece, potrete lasciarla per il giorno dopo.
Se successivamente fosse troppo poca per i commensali, allora si!! Si potranno scaldare i “left-over” e si potranno aggiungere delle patatine a vapore!
Così ho fatto alcune volte!
14.X.2011

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CONTORNI e verdure di ogni genere

Purè di patate nel bimby

Purè di patate preparato col più blasonato degli aiutanti in cucina (ho il TM31), con qualche piccola variazione che ho fatto rispetto al ricettario.
Quasi mai ho trovato patate che riescono a cuocere coi tempi suggeriti nel libro (a volte le ho lessate separatamente e poi le ho montate nel bimby).
Visto che però è troppo comodo inserire tutti gli ingredienti nel boccale e far lavorare “lui”, ho trovato comunque un metodo efficace per avere il mio purè di patate “vere”.

Ingredienti per 2-3 persone
500 g di patate
175 g di latte p.s.
70 g di acqua (35+35)
15 g di burro
15 g di parmigiano grattugiato
1 cucchiaino raso di sale fino
una grattatina di noce moscata
Esecuzione

  1. Grattugio il parmigiano e la noce moscata (a boccale ancora asciutto) e lascio da parte,
    20 sec, vel 10.
  2. Monto la farfalla.
  3. Aggiungo nel boccale le patate tagliate finemente con il sale, il latte, metà dell’acqua (ritengo che la cottura delle patate sia migliore con un po’ d’acqua) e chiudo il misurino,
    35 min, 100°C, vel 1 (una volta a temperatura abbasso a 90°C per evitare fuoriuscita di liquidi indesiderata).
  4. Al termine della cottura apro e con la spatola testo la consistenza, aggiungo parmigiano, noce moscata e burro mentre monto il purè e, solo se occorre, aggiungo la restante acqua facendola cadere a filo dal coperchio caldo,
    30 sec, vel 4
Da fare e rifare!!!

13.X.2011

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SECONDI, SFIZI E STREET-FOOD

Suro al sugo nel bimby

In pescheria ho trovato questo pesce economicissimo e saporito, che mi ricorda lo sgombro.
Unica pecca: attenzione alle spinette, ne ha un bel po’!Ingredienti per 2/3 persone.
Nel cestello varoma:
400 gr di suro (pesce)
200 g patate

Nel boccale, per il sugo:
1 spicchio di aglio tritato
1/2 cipolla tritata
20 g di olio e.v. di oliva
550 g di pola di pomodoro
50 g di acqua
1 presa di sale
origano
capperi
peperoncino
Sistemare i pesci interi e le patate affettate nel recipiente del varoma senza cartaforno:
il liquido del pesce insaporirà il sugo sottostante.
(Volendo più patate utilizzare anche il vassoio del varoma)

Per il sugo e la cottura
Tritare aglio e cipolla con le lame in movimento – 5″ a vel. 7
Spatolare verso il basso le verdure, aggiungere l’olio e rosolare – 3′, 100°, vel. soft
Versare pomodoro, sale, peperoncino, origano e i capperi sciacquati dal loro sale.
Chiudere con il coperchio e posizionare il recipiente e il coperchio del varoma
Cuocere 30′ temp. varoma vel. soft
(se a due terzi della cottura servisse, preparatevi ad aggiungere mezzo misurino di acqua calda)

Prima di servire consiglio di pulire il pesce dalle spine, e poi versare il sughetto (… o cambiare pesce)
Volendo evitare le spine, con le stesse modalità si potranno preparare delle polpettine al sugo 😉
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DOLCI

Rotolo soffice da farcire


Ecco uno dei miei primi rotoli per fare delle simil-girelle.
Di solito non vengono così soffici, e dopo aver provato la versione in fondo col bimby (velocissima, ma meno soffice), ho voluto provare questa ricetta con l’aiuto del ken.
Ingredienti
3 uova
150 gr. di zucchero
110 gr. di farina 00 (integrata con un 20% di maizena)
3 cucchiai di olio di semi
2 cucchiaini di lievito homemade
3 cucchiai di latte intero

Come per il classico pandispagna ho lavorato a lungo le uova con lo zucchero (almeno 15 minuti) fino a far diventare il composto gonfio e spumoso.
Poi ho aggiunto l’olio e il latte e ho dato una mescolata veloce.
Infine ho incorporato velocemente la farina dove avevo setacciato il lievito.
Ho messo il composto in una teglia 40×30 unta e infarinata e ho infornato a 170°C statico per 15-20 minuti.

Ho quindi sfornato la lastra di pandispagna, l’ho capovolta su un canovaccio inumidito e ho arrotolato mantenendo la forma per 15 minuti circa.
 
Ho srotolato delicatamente, questa volta ho farcito con la mia Nocciocrema Restomorbida e, sempre con l’aiuto del canovaccio, ho arrotolato di nuovo.

Si potrà arrotolare la lastra dal lato corto (e non dal lato lungo come ho voluto fare io per avere più girelle). Si avranno meno girelle ma si vedrà di più l’effetto cioccolatoso.
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La versione Bimby preparata in precedenza
Ingredienti
4 uova
140 g zucchero integrale di canna
160 g farina 00 (integrata con un 20% di maizena)
80 g olio di semi (troppo)
1/2 bustina cremor di tartaroEsecuzione
Nel boccale asciutto ho messo prima gli ingredienti secchi (farina, zucchero, lievito) – 20″ vel 7
Ho unito quindi tutti gli altri ingredienti – 2′ vel 2/3
Ho versato l’impasto in una teglia di ferro unta e infarinata delle dimensioni 30×40.
Ho infornato a 180°C per 10 minuti
Ho quindi sfornato la lastra di pandispagna, capovolto su un canovaccio inumidito e ho arrotolato per qualche minuto.
Infine ho riaperto delicatamente e ho farcito