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Sovraccosce di pollo stufate nel bimby

Ricetta tratta dal libro “Io e il mio bimby” con qualche mia variazione.

Sovraccosce di pollo stufate per 3 persone.
Ingredienti
30 g di scalogno o cipolla
50 g di sedano a pezzettoni (ho messo quello già tritato che avevo nel freezer)
50 g di carote a pezzetti
50 g di olio e.v.o.
6 sovraccosce di pollo
rosmarino in piccola quantità
salvia in piccola quantità
timo in piccola quantità
sale e pepe verde (oppure peperoncino)
100 g di vino bianco secco

Esecuzione
Tritare scalogno, sedano e carota 5 sec. vel. 7 versando dal foro con le lame in movimento.
Subito dopo questa fase, volendo, montare la farfalla***.
Aggiungere l’olio, la carne infarinata, e a piacere il rosmarino la salvia e il timo sale e pepe.
Cuocere 10 min. Varoma antiorario vel. soft.
Versare il vino e lasciare evaporare senza misurino.
Continuare la cottura 15 min. 100° antior. vel. soft
più ulteriori
10 min. Varoma vel. soft (io ho continuato altri 5 minuti).
Fra una fase e l’altra meglio mescolare sempre con la spatola del bimby.
Ho preferito lasciare sempre coperto con misurino, tranne che per sfumare il vino.
Regolarsi se aprire il foro per l’ultima fase di cottura, per far asciugare i liquidi.
 


***consiglio della dimostratrice: inserire la farfalla per fare una sorta di piano rialzato di sostegno, per disporre più agevolmente i pezzi se sono molti (ho voluto provare, anche se in questo caso forse era superfluo).

Consiglio: vedo bene una sostituzione del pollo con coniglio oppure altre parti del pollo tagliate a pezzettoni, o anche dei dadi di carne infarinati come spezzatino di vitello.

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Torihamu al forno (Giappone) – Prosciutto di Pollo

In occasione di qualche preparativo per non restare senza il cibo leggero ad hoc della mia FMD (Fast Metabolism Diet) da portarmi facilmente in ufficio, mi sono imbattuta di nuovo nel famigerato torihamu, un piatto proveniente dal Paese del Sol Levante, del quale da oltre un decennio si trovano centinaia di versioni.
Ho già provato il torihamu (traduzione letterale per “prosciutto di pollo”), sia con pollo a fettine (arrotolandolo a mo’ di rollè), ma anche con tacchino, con maiale, con pezzo unico di petto di pollo, e prossimamente vorrei provare anche con manzo.
La lavorazione richiederebbe un paio di giorni di pazienza per la marinatura. Per una serie di motivi, pur non avendo tempo né pazienza a disposizione, ma non volendo rinunciare a provare questo piatto, la prima volta l’ho preparato brevemente (successivamente ho adottato le 48 ore canoniche di marinatura).
Ingredienti (per 8 porzioni):
1 Kg petti di pollo bio (meglio interi che in pezzi perché al momento del taglio, la fetta sia migliore)
3 cucchiai di miele o zucchero (io zucchero di betulla; volutamente messo in una dose inferiore rispetto alla ricetta)
3 cucchiaini di sale fino (c.s.)
una bella macinata di pepe verde (lo preferisco in quanto lo trovo più delicato del pepe nero), oppure in alternativa peperoncino secco tritato
una grossa manciata di erbe aromatiche fresche (o secche) del mio balconcino sminuzzate  (rosmarino, timo, salvia, alloro)
aglio e cipolla secchi in polvere autoprodotti (facoltativo)
 
Procedimento
Nel primo pomeriggio, all’uscita dall’ufficio, ho acquistato i petti di pollo.

Appena arrivata a casa stavo per procedere con le modalità suggerite (ingredienti nella busta, relativo “massaggio”, e così via…), ma avendo poco tempo a disposizione, ho deciso che era meglio lavorare prima in una terrina per insaporire meglio e velocemente; quindi ho mescolato in una terrina zucchero e gli altri ingredienti previsti, massaggiandoli per bene sulla carne.
Questa volta, sì! Ho riempito una busta di cellophane (ho utilizzato quelle resistenti per il sottovuoto) con la carne “addobbata” per le feste, ho sigillato e messo in frigo. Dopo 5 ore (ma successivamente ho osservato le 48 ore) ho tirato fuori dal frigo e fatto marinare il pollo per un’ultima ora a temperatura ambiente.

Per la marinatura sono previste come minimo 5 ore (massimo 72 ore), quindi ho sperato che le 6 ore che avevo a disposizione prima di procedere alla cottura sarebbero state sufficienti per dare sapore!
Arriviamo al momento della desalinizzazione. Ho sciacquato brevemente la carne sotto l’acqua corrente (visto che generalmente utilizzo meno sale), messa a bagno per qualche minuto e immediatamente dopo messa in uno scolapasta a perdere il grosso dell’acqua.

Ho infine asciugato con cartacasa e ho formato due rotoli da mezzo Kg. l’uno. Sopra a ciascun rotolo ho spolverato altre erbe aromatizzate fresche, pepe (no sale), aglio e cipolla secchi. Ho arrotolato e legato. Ho avvolto in cartaforno e successivamente ho avvolto ulteriormente ciascun “pacchetto” in fogli di alluminio.

 


Per chi non riuscisse a “legare” per bene il pezzo di carne, può risolvere come ho fatto io successivamente, e cioè utilizzando la retina degli arrostini che avevo acquistato, infilata al di fuori dalla cartaforno (preferisco che plastiche o elastici non stiano a contatto con la carne durante la cottura), prima di avvolgere in alluminio.

Per quanto possibile infatti vorrei anche evitare saccocci o cartafata per cuocere, e comunque pur volendomi spingere a provare “una tantum” questi articoli, stavolta non li avevo, quindi mi sono orientata verso la cottura al forno e non quella in acqua (fra l’altro è quella suggerita con maggior enfasi dall’autore della ricetta che cito).
Avevo interpretato male le indicazioni dell’autore per la cottura del pollo: lui suggeriva 40 minuti al forno. Soltanto dopo ho realizzato che stava dando indicazioni per pezzi da 250 grammi, mentre i miei rotoli erano da 500 grammi l’uno; quindi successivamente ho aumentato i tempi.
Questi quindi, i tempi di cottura che ho adottato per i miei successivi arrostini da 500 grammi, e coi quali mi sono trovata bene:

  • Ho infornato preriscaldato a 120°C per 80 minuti;
  • Dopo una 50ina di minuti ho capovolto i rotoli, ruotato la teglia, e proseguito per l’ultima mezz’ora;
  • Ho quindi sfornato e “abbattuto” i pezzi di carne per mezz’ora nel congelatore impostato a -21°C (è vero che in questa maniera  ho fermato definitivamente la cottura, ma sono effettivamente fuoriusciti meno succhi dai rotoli di carne rispetto a lasciare il pollo a freddarsi a temperatura ambiente. Considerare inoltre che far stare troppe ore un alimento a temperature medio-tiepide favorisce proliferazione batterica);
  • Nel frattempo si è fatta ora di andare a dormire. Ho quindi trasferito in frigo gli arrostini per poi tagliarli/porzionarli a fettine fine l’indomani mattina prima di andare a lavorare… Che tour de force, eh?!

Be’, ritengo ne sia valsa la pena, visto che – dieta o no – in famiglia lo mangiano tutti volentieri!! 😉
Prima prova:

POLLO A FETTINE SBAGLIATO! – Brutto ma ottimo (di volta in volta però ho dovuto ripassare in cottura le fette in quanto poco cotte per la svista di cui ho parlato sopra).
Prove successive:

MAIALE – A mio gusto, forse il più succulento.

TACCHINO – Il più “precisetto”

POLLO GIUSTO! (META’ PETTO GRANDE BIO)
– E’ bello cambiare no? Mah! Che devo dire?! Alla fine questa carne, come la fai-la fai, risulta sempre gustosa 😉
Fonte 07.VI.2017
 

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Pollo al limone

Questo pollo al limone richiama quello che preparo spesso in famiglia, ma l’accoppiata di sapore delle listerelle di buccia di limone unito a quello dello zucchero mi hanno convinto a provarlo.
Ingredienti per il pollo:
600 gr petto di pollo
Sale q.b.
Farina
Ingredienti per la salsa al limone:
1 cucchiaio maizena (amido di mais)
100 gr vino bianco (mezzo bicchiere)
Sale q.b.
200 gr acqua
Succo di 1 limone più la sua zeste gialla taliata a listerelle
2 cucchiaini zucchero canna o semolato
Ingredienti per friggere:
Olio arachide q.b.

 
Preparazione:
Tagliate il petto di pollo a listarelle non troppo sottili passatele nella farina.
Fate friggere quindi il pollo in olio ben caldo per circa 5 minuti in padella antiaderente (o wok).
Passati i 5 minuti, togliete il pollo dall’olio, scolatelo bene e conservatelo al caldo. Preparate intanto la salsa stemperando la maizena in un contenitore con mezzo bicchiere di acqua fredda, continuando a mescolare. Aggiungete quindi il composto nella padella antiaderente che avrò scolato dalla maggior parte dell’olio di frittura precedente. Subito dopo aggiungete il vino, il succo di limone, lo zucchero e l’acqua avanzata.
Infine aggiungete la scorza di limone, portate ad ebollizione e mescolate fino a che lo zucchero si sciolga completamente e la salsa si addensi. Aggiungete quindi il pollo e fatelo cuocere per circa 2-3 minuti a fuoco dolce fino a che il pollo non sarà ben amalgamato con la salsa (12). Adagiate il pollo con salsa al limone su di un piatto da portata e guarnite con uno spicchio di limone e una fogliolina di prezzemolo (anche coriandolo a chi piace, a me piace più il prezzemolo!).

Fonte 26.I.2014