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VARIE - Quel che resta, e non è poco

Barella autocostruita (pala per pizza)

Eh sì! Nonostante le iniziali critiche del marito che mi ha presa in giro per voler affrontare questa realizzazione (salvo poi partecipare con l’idea vincente della cerniera), mi sono cimentata nel prendere spunto per auto-costruirmi questo attrezzo: una “pala” che ci semplifica la vita, specialmente per lievitati ad alta idratazione come pizze alla pala o pane.
Sto riprendendo da poco a infornare pizze e mi sento ancora novellina in materia, ma vi assicuro che da quando ho questo attrezzo, nessuna pizza mi si è più accartocciata né per “salire” sulla pala, né per essere poggiata sull’argilla refrattaria!!

Per chi non lo conoscesse questo è l’utensile ideato dagli americani, al quale l’autore de La Confraternita della Pizza si è ispirato (e che io ho rivisitato a mia volta), per riprodurre in casa la “barella”per infornare lievitati (un po’ come la “lettiga” già usata dai nostri fornai).
Da segnalare che, qualora non vi fosse possibile autocostruirvi questo utensile, nello Store del forum LCDP ora si può anche acquistare.
Io per adesso mi accontento di questa!

Mi sono regolata in base alla mia argilla refrattaria di cm. 40 x 30 x 4 che solitamente posiziono in verticale rispetto al forno, e ho utilizzato una lastra di compensato più piccola, ma vi rimando al link dell’autore per ulteriori dettagli e misure (perfetti per il mio nuovo forno professionale della Effeuno).
Ho voluto anche realizzare un manico lungo che mi evitasse ustioni nell’infornare!

Da segnalare che – visto che anche il mio forno casalingo lo permette – io poggio la pietra su una griglia facendo si che il lato corto tocchi il retro/fondo del forno.
Praticamente sulla destra e sulla sinistra della pietra resta molto spazio.

Questo per dire che la forma della pala/barella autocostruita è adatta per essere infornata in verticale!!!

La spesa è stata praticamente nulla: avevo tutto in casa.

Occorrente per questa realizzazione (in base a quello che avevo in casa):
– 1 tavola multistrato almeno di cm. 40 x 30 x mm. 6;

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Vecchia lastra di compensato riadattata allo scopo

– 3 pezzi di multistrato da mm. 6 di spessore per fare il manico a baionetta che ho fatto uscire di 9 cm. dalla barella (2 da cm. 15 x 5 e 1 da cm. 9 x 5 che ho ricavato da una vecchia scatola di sigari cubani). Da notare che, almeno la lastra centrale più corta delle altre due, dovrà necessariamente avere lo stesso spessore del pannello che poi diventerà la nostra pala; in questo caso dovrà necessariamente essere di 6 mm di spessore;


– 1 telo forte 100% cotone bianco circa cm. 84 x 32 o più (io ho diviso in due un vecchio asciugamano da circa 90 x 70 per realizzarne uno in più di ricambio);


– 2 aste di legno piccole da cm. 30 x 2 x 1;

Questa immagine ha l'attributo alt vuoto; il nome del file è si-WP_20190911_17_52_34_Rich-1-1024x548.jpg


– 1 asta di legno grande da cm. 44 x 4 x 2;

Questa immagine ha l'attributo alt vuoto; il nome del file è si-WP_20190911_17_52_55_Rich-1-1024x514.jpg


– 2 dorsi da cancelleria da cm. 30 di metallo (per ora ho risolto con quelli in plastica e anche con le alte temperature, per il momento, non si sono danneggiati: sono comunque coperti dal telo);


– 2 molle da cancelleria da cm. 5;

– una cerniera;


– vinavil, seghetto, taglierino e una bella lastra di legno vecchia sulla quale lavorare liberamente senza paura di rovinarla!


Procedimento:

– Tagliare con un taglierino/seghetto il foglio di multistrato creando una pala di dimensioni cm. 40X30; lisciarla su tutti i lati e gli angoli;

– sistemare i 3 piccoli pezzi di multistrato e incollarli fra di loro per realizzare il manico a baionetta della pala; incollarli poi incastrandoli sulla pala;

– Inserire i dorsi da cancelleria tagliandoli dove necessario.
Questo serve per garantire che non ci sia attrito quando faremo scorrere il tessuto sulla pala per posare la pizza sul fondo del forno;

– Tagliare il telo di cotone in questo modo, ricucendo i bordi per evitare che si sfilaccino col tempo (non so se è meglio, ma li ho appositamente fermati senza creare un orlo, per non creare spessori non voluti);
 

– Creare una piccola tasca all’estremità ripiegando la parte superiore del telo, dove andremo ad inserire una delle due aste di legno piccole;
– L’altra asta andrà a combaciare sulla prima, ma al di fuori della tasca di cotone;
– La tasca, le aste e i lembi di stoffa sovrapposti verranno tenuti uniti dalle molle nere;
– Unire telo e foglio di multistrato in questo modo
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– Se non volete cucire, inserite le molle per bloccare il tutto, altrimenti cucire i due lembi all’altezza dell’impugnatura (dove abbiamo inserito il manico di legno).
Consiglio comunque di non cucire perché sia facilitata la rimozione del telo sporco quando si deve lavare.

– Al centro dell’asta piccola esterna ho applicato una cerniera che mi permettesse di fissare un’asta abbastanza lunga che mi facesse da manico, per evitare le ustioni nell’avvicinare troppo le mani al forno;

Alla fine dovreste ottenere qualcosa del genere (o sicuramente migliore).
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Apertura totale della pala con il lievitato da infornare (in questo caso non avevo nulla e ho messo un piatto a dimostrazione).

Come avete visto è tutto molto semplice e personalizzabile secondo le proprie esigenze.

Basta poco per migliorarla, come ad esempio farsi arrotondare da un falegname i bordi della pala, così eviterete di mettere i dorsi da cancelleria, oppure utilizzare un foglio di multistrato più spesso se di solito infornate pizze molto pesanti.

E’ molto utile per stendere pizza e pale e ricoprire tutto lo spazio a disposizione della piastra di argilla refrattaria.
Così come stenderete sulla pala così vi ritroverete la pizza appoggiata sulla pietra.
Garantito.

 

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