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SECONDI, SFIZI E STREET-FOOD

Spezzatino al sugo con patate

Un piatto tradizionale italiano che vale la pena di mettere in tavola ogni tanto è lo spezzatino al sugo con le patate.
Questa è una delle tante ricette, che ho riadattato secondo i gusti della mia famiglia.
Ingredienti per circa 3/4 persone
500 g carne bovino adulto (taglio non magro)
1 Kg. patate
trito di carota, cipolla, sedano, aglio, rosmarino, peperoncino
mezzo bicchiere di vino rosso
farina
1 litro brodo preparato col mio dado granulare
1 barattolo polpa di pomodoro
sale
noce moscata (facoltativo, l’ho messa)
pezzetto di fungo secco porcino (facoltativo, l’ho messo)
olio e.v.o.

  1. Ho tritato grossolanamente a coltello le verdure per il soffritto e le ho lasciate da parte.
  2. Ho infarinato i pezzi di carne e li ho fatti rosolare in abbondante olio caldo fino a formare una bella crosticina.
    Ho mescolato spesso, abbassando poi la fiamma per non farli bruciare.
  3. Una volta rosolata la carne ho alzato di nuovo la fiamma, ho aggiunto le verdure del soffritto e sempre mescolando le ho fatte insaporire per qualche minuto.
  4. Ho aggiunto il vino a fuoco vivace e ho fatto sfumare fino a non sentire più la parte alcolica (efficace la gestualità del cuoco in questa fase).
  5. Ho aggiunto il pomodoro e sempre mescolando, a fuoco alto, ho fatto riprendere il bollore.
  6. A questo punto ho aggiunto 3 mestoli di brodo bollente fino a coprire del tutto la carne.
  7. Una volta ripreso il bollore ho coperto, lasciando uno spiraglio, e fatto cuocere per circa 60 minuti abbassando la fiamma al minimo (meglio 90 se la carne è magra), rimestando di tanto in tanto e aggiungendo brodo caldo se serve.
  8. Passato il tempo ho aggiunto le patate tagliate a pezzi regolari di media grandezza, ho aggiunto ancora brodo bollente; ho salato (attenzione a non esagerare, c’è già il brodo, che poi ritirandosi lascia la sua sapidità), aggiunto una grattatina di noce moscata, il pezzetto di fungo secco porcino, mescolato, chiuso con coperchio e lasciato cuocere circa 40 minuti a fuoco basso, facendo attenzione a mescolare delicatamente di tanto in tanto per non far attaccare le patate al fondo della pentola, ma senza farle disfare.
    Aggiungere altro brodo bollente all’occorrenza.
    Alla fine fare la prova forchetta per la cottura delle patate e della carne (o proseguire aggiungendo altro brodo bollente).
  9. Far riposare coperto nel tegame per 10-15 minuti prima di servire (un po’ perché altrimenti ci si ustiona e un po’ per amalgamare i sapori).
  10. Impiattare e servire ben caldo.

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Filetti di pesce in crosta di patate

FILETTI DI BRANZINO IN CROSTA DI PATATE ALLA JULIENNE


Ottima ricetta da provare per mangiare più pesce, e proporlo ai piccoli in famiglia.
Ricordo che presi spunto da qui per la versione in crosta alla “julienne”.
Ingredienti per 4 persone:
4 branzini (se siete inesperte come me, fatevelo sfilettare dal pescivendolo)
6 – 8 patate
rosmarino e origano (o erbe a gusto personale)
aglio 1 spicchio
olio e.v.o.
sale (e pepe o peperoncino, facoltativi)
limone (facoltativo)

Ho grattugiato le patate crude con la mandolina apposita.
Le ho quindi lavate per togliere l’amido in eccesso (ho pensato che fosse meglio per farle venire croccantine, e così è stato).
Le ho scolate, strizzate benissimo, asciugate con un canovaccio e le ho condite in una terrina con olio, rosmarino, origano e sale.

Ho bagnato e strizzato un foglio di cartaforno, sul quale ho adagiato parte delle patate.

Ho poi poggiato su queste il branzino, ho condito i filetti con poco olio e sale; ho ricoperto con le restanti patate e qualche mezzo spicchio di aglio senza nervatura che poi ho tolto, e aggiunto un altro giro d’olio.

La particolarità è che – per far cuocere meglio le patate – ho coperto con un altro foglio di cartaforno e ho infornato già caldo a 180°C statico sul binario più basso, per 30 minuti circa.
Dopo questo periodo – a seconda della cottura del proprio forno – togliere il foglio di copertura, passare direttamente a grigliare per 5-10 minuti (oppure, prima di grigliare, continuare come me la cottura per altri 10-15 minuti).

Buoni, da rifare, vista la croccantezza appetitosa..

Volendo, aggiungere del limone.
 

**********

FILETTI DI PESCE PERSICO, IN CROSTA DI PATATE A FETTE

Sempre di filetti di pesce si tratta, ma questa volta mi sono divertita ad affettare finemente le patate e cambiare un po’ i sapori. Qui uno spunto.


Ingredienti:
7-8 patate
600 g filetti pesce persico
olio e.v.o.
sale
cipolla q.b. tagliata fine
timo
rosmarino
peperoncino tagliato fine
Procedimento (analogo alla ricetta precedente)

Patate affettate finissime con la mandolina.
Poi sciacquate via dall’amido e asciugate benissimo.
Le ho condite con olio evo, sale, rosmarino e questa volta, anziché origano, ho messo il timo del mio balconcino (sono molto simili).

Dopo aver affettato la cipolla con la mandolina, l’ho ulteriormente sminuzzata con le mie formici “magiche” e l’ho aggiunta alle patate condite.
Poi, ho seguito il solito metodo:
– ho messo un foglio di cartaforno sul fondo,
– sul foglio ho messo uno strato di patate condite,
– ho adagiato il pesce, aggiungendo un pizzico di sale e un filo d’olio,
– ho ricoperto di nuovo con patate condite,
– ho coperto il tutto con un foglio di cartaforno.
Ho infornato a 180°C statico, binario bassissimo del forno, per 30/40 minuti con sopra cartaforno + 10′ scoperti, più altri 5-10′ a grigliare, a seconda del vostro forno.
Se si volessero suddividere i filetti in monoporzione e le patate fossero veramente finissime, si potranno ridurre i tempi di cottura (grazie Mafi 😉 )


09.VII.2011

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PIATTO RICCO mi ci ficco (e piatti unici)

Moussakà (la mia)

Ho voluto fare una sorpresa al figlio piccolo – che ne è rimasto entusiasta – preparando questo piatto in occasione del suo ritorno dalla vacanza a Santorini di qualche anno fa.

Ho trovato veramente moltissime varianti in rete dalle quali ho preso spunto.
Ho quindi fatto un collage di tutti quegli ingredienti che uniti insieme mi ricordassero di più l’essenza della moussakà, spesso mangiata in Grecia – dove sono stata molte volte – anche se sembra che questo piatto sia originario della Turchia.

E’ uscita fuori questa succulenta versione, appena appena alleggerita per l’omissione dell’uovo nella besciamella e per la grigliatura in forno delle verdure anziché la frittura.
Inoltre volutamente non ho aggiunto lo strato abnorme di besciamella sulla superficie come viene spesso presentata sui piatti delle taverne greche, limitandomi ad uno strato più “nostrano”.

Ingredienti
per 6-8 porzioni (a seconda se consumata come piatto unico o meno)

Kg. 1,200 melanzane
500 carne macinata di manzo (nelle antiche ricette si utilizzava agnello)
2-3 patate
400 g pomodori
100 g pecorino [io ho preferito il pecorino in mancanza momentanea del kefalotiri (formaggio greco – foto 1), ma si potrebbe usare ricotta salata, oppure un misto di questo formaggi forti con del parmigiano]
1 bicchiere vino rosso
1 cipolla
1 spicchio aglio
1 foglia di alloro
5-600 g besciamella abbastanza liquida fatta con 500 g latte p.s., 50 g burro, 50 g farina 00, 30 g pecorino, noce moscata (c’è chi aggiunge un uovo; ho preferito di no)
olio e.v.o.
sale
pepe (io peperoncino)
½ cucchiaino di cannella
1 cucchiaino raso di cumino (foto 2 – secondo me indispensabile per il profumo particolare del piatto come lo ricordo io)
pane grattato da spolverare alla fine (facoltativo)
Foto 1 

Foto 2 
Procedimento

Se si vuole una moussakà con un paio di strati anziché un solo strato, consiglio una teglia media e non una leccarda da forno, oppure aumentare le dosi.
Inizio mettendo sotto sale le melanzane (foto 3) tagliate a fette spesse circa ½ cm (se però piace il sapore delle melanzane così com’è, si potrà velocizzare il procedimento, semplicemente pressandole bene con un canovaccio, per togliere un po’ di umidità prima della cottura).

Foto 3 

Per il ragù:
ho rosolato dolcemente prima la cipolla tagliata finemente e lo spicchio d’aglio (che poi toglieremo) in poco olio (foto 4) insieme alla mia solita rondellina di peperoncino (qui non si vede, ma l’ho aggiunta).
Ho aggiunto la carne che ho fatto rosolare per un po’ e poi ho sfumato con vino rosso (foto 5); ho fatto evaporare e ho aggiunto cumino e cannella (che ho macinato al momento), ho salato, versato i pomodori a cubetti (foto 6) e la foglia di alloro.
Ho fatto cuocere coperto, per un’oretta.

Foto 4 
Foto 5 
Foto 6 

Per la besciamella
Procedo facendo una besciamella abbastanza liquida (si solidificherà in teglia).
Ho salato poco, ho aggiunto 30-40 grammi di pecorino e una spolverata di noce moscata.
Per evitare grumi e renderla più spumosa, alla fine l’ho frullata (foto 7).
Molte versioni vogliono un uovo intero aggiunto nella besciamella, ma questa volta ho voluto evitare.

Foto 7 

Grigliatura e/o frittura delle verdure
Ho preferito questa versione più classica, aggiungendo uno strato di patate come base.
Invece di lessare o friggere le patate come ho letto da qualche parte le ho grigliate nel forno (come pure le melanzane).
Per far perdere gran parte dell’amido, le ho messe in acqua e sale per una mezz’ora prima della grigliatura (foto 8).
Le ho affettate con la mandolina, o comunque non più spesse di ½ cm.

Foto 8 

Dopo aver sciacquato e asciugato melanzane e patate, potrete fare come ho fatto io (foto 9) oppure procedere alla frittura classica che ho fatto per qualche fetta di melanzana che non è entrata in forno (foto 10).
La maggior parte di melanzane e patate le ho pennellato di olio e.v.o. su una sola superficie di ogni pezzo e ho messo in forno su griglie (avendo cura di mettere in fondo una teglia che raccogliesse l’olio che scolava) a 180°C ventilato per 15-20 minuti, con la superficie unta rivolta verso l’alto.
Sembreranno fritte (vedi qui le “melanzane simil-fritte), ma sono più salutari: ho consumato si e no due cucchiai di olio per la pennellatura.

Foto 9 
Foto 10 
Una volta raffreddati tutti gli ingredienti, ho composto gli strati così:

  • tutte le patate sotto a formare un solo, unico strato (non ripeteremo successivamente strati di patate) (foto 11)
  • melanzane (foto 12)
  • ragù (foto 13)
  • formaggio grattugiato (foto 14)
  • a questo punto, volendo si potrà comporre uno strato in più soltanto con melanzane, ragù e formaggio
  • alla fine ho versato uno strato generoso di besciamella e ancora del formaggio (se si volesse evitare il sapore forte del formaggio che si griglia in superficie, in alternativa si potrebbe spolverare con del pangrattato come previsto in alcune ricette (foto 15)

 

Foto 11 
Foto 12 
Foto 13 
Foto 14 
Poi eventualmente, ancora melanzane-ragù-formaggio e infine chiudere con lo strato di besciamella e formaggio (oppure besciamella e pangrattato).
Foto 15 
Cottura

Infornare a forno già caldo a 180°C statico per 45-60 minuti in un binario basso.
Ho coperto per i primi 30-40 minuti con una teglia posta al binario superiore, che poi ho tolto gli ultimi 15-20 minuti per far dorare meglio la besciamella

 

A nostro parere: STUPENDA!
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SECONDI, SFIZI E STREET-FOOD

Abbacchio al forno

Da buona romana non potevo non farmi tentare da una ricetta di abbacchio al forno.
Fermo restando che per me l´abbacchio a scottadito non si batte (e lí sono d´obbligo le costarelle, come le chiamiamo a Roma), trovo questa ricetta, una succulenta alternativa all´abbacchio alla cacciatora cotto nel tegame.

Per l´occasione ho provato a farla con un pezzo di spalla anziché le costine della ricetta originale.
Senz´altro da ripetere.

Ingredienti (per 4-6 persone)
1 kg circa di costine d’agnello (o polpa o spalla)
6 patate medio-grandi
olio extravergine d’oliva
sale grosso
pomodorini
mix soffritto di sedano, carote, cipolla
vino bianco
rosmarino
pangrattato
Ho acceso il forno a 200° con funzione statica.
Ho sbucciato le patate, le ho tagliate a spicchi non tanto grandi e le ho  messe in una ciotola d’acqua e sale per far perdere l’amido. Poi le ho sciacquate e lessate per 5 minuti in acqua bollente. Le ho scolate, fatte raffreddare, condite e messe in teglia (vedi qui come faccio solitamente le mie patate al forno).
Nel frattempo ho tagliato a pezzettini i pomodorini e li ho messi nella teglia insieme con olio, sale grosso, rosmarino e mix soffritto di verdure.
Ho disposto in teglia la carne (precedentemente lasciata macerare per almeno un paio d’ore in olio e vino bianco).
Spargo sopra al tutto una manciata di pangrattato. Serve per fare la crosticina.
Ho infornato per circa 35-40 minuti ed ogni tanto ho aperto e scosso la teglia per evitare che la carne si attaccasse al fondo.
Se è il caso, lascio ancora 10 minuti.
18.V.2008
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CONTORNI e verdure di ogni genere

Patate al forno

Questa non è altro che una ennesima ricetta per fare le patate al forno, ma forse riesce a dare qualche spunto in piú, e devo dire che vengono molto buone. Naturalmente sono “solo” patate, e la ricetta è semplice, ma non banale.

Ormai farle così è di dominio pubblico, ma questo è un prezioso suggerimento dato tantissimi anni fa ad una collega da una vecchia signora (una ristoratrice di una importante catena di snack-bar di Roma) come un tesoro da custodire con cura.

Per mia fortuna la collega non si è saputa tenere troppo a lungo il segreto e …

Ingredienti
patate
aglio
olio e.v.o.
sale
rosmarino
peperoncino (o pepe)
Si parte.

Procedimento

  • Sbucciare delle patate (attenzione che non abbiamo la buccia verde, leggi qui) e tagliarle a spicchi medi
  • Metterle in una terrina immerse nell´acqua, aggiungendo una manciata di sale
  • Lasciarle riposare almeno mezz’ora (io questa volta le ho lasciate 1 ora e mezza, ma anche mezza giornata va benissimo)
  • Portare a ebollizione una pentola d’acqua senza sale
  • Raggiunto il bollore, calare le patate dopo averle sciacquate benissimo dall´acqua salata
  • Quando l´acqua riprende a bollire far cuocere 6-8 minuti, a seconda della grandezza dei pezzi
  • A cottura ultimata scolare benissimo
  • A questo punto condirle a proprio gusto con olio, sale, pepe (in alternativa io metto pochissimo peperoncino), rosmarino (una mia amica le ha provate con origano – io preferisco la versione tradizionale, ma…..) e aglio (se avete la schiaccia-aglio è meglio, altrimenti mettete uno stuzzicadenti su ciascuno spicchio per riconoscerlo, e comunque usate gli spicchi interi, appena schiacciati, ancora nella loro camicia)
  • Infornare per 20 minuti a 180° in funzione statica; rimescolare con un cucchiaio di legno e far cuocere ancora 20 minuti con il ventilato; mescolare ancora e altri 10/15 minuti con ventilato e grill superiore
  • Lasciare qualche minuto ancora le patate in forno, con sportello semi-aperto, per farle gonfiare un pochino

24.VII.2008

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PASTAiola, primi e pasta fatta in casa

Tortelli di patate del Casentino – Toscana

Dalla combinazione di pochi ma genuini ingredienti nasce il tortello di patate, un vanto dell’Alto Casentino, piatto principe sulle tavole dei casentinesi sia in casa che al ristorante, e che con le amiche di Cookaround abbiamo preparato in uno dei famigerati “cucinare insieme”.
Dosi per 135/140 tortelli se tirati all’ultima tacca della nonna papera


Con l’aiuto del Bimby,
– la sera prima di dormire ho tritato le 2 salsicce (circa 170 gr) più 150 grammi circa di pancetta tesa dolce, dopo averla messa in freezer per un’oretta, per riuscire a macinare meglio..poi ho rimesso tutto in frigo …
– al mattino, nel boccale asciutto ho tritato prima l’aglio, facendolo cadere con le lame in movimento, e poi l’ho messo via;
– poi ho asciugato e messo parmigiano e buccia di limone insieme
– infine ci ho impastato la pasta all’uovo,

 


color rosa porcellino.. ma la carne è rosolata … e senza olio aggiunto!!
Si possono ammirare .. il cucchiaione di concentrato, un trito di aglio, una manciata di prezzemolo e la mia immancabile rondellina di peperoncino fresco.

 


le dosi sono quasi il doppio di quelle suggerite, e ..
Gli ingredienti del ripieno sono questi:
320-330 g di salsiccia/pancetta
850-900 gr di patate lessate e passate allo schiacciapatate ancora caldissime e con tutta la buccia (e la buccia non passa fra i fori: trucchetto imparato qui su Cookaround),
2 cucchiai di concentrato di pomodoro,
60 gr parmigiano tritato .. e
..buccia di un limone tritati insieme;
1 uovo,
1 presa di sale (a 3 dita..)
noce moscata

 


ripieno mescolato …

 


impasto e ripieno… vicini-vicini.
Gli ingredienti per la sfoglia:
550 gr di farina tipo 0,
4 uova,
2 mezzi gusci di latte
(l’ho fatta appositamente un pochino soda, e l’ho rilavorata un paio di volte, alternando a riposi di una mezz’ora, prima di dividere in 4 panetti)

diviso l’impasto in 4 parti rimettendo sempre in frigo prima di lavorare ciascuna palletta..

 


… con l’aiuto della raviolamp e della nonna papera (so che i ravioli dovrebbero essere leggermente più spessi, ma questi sono … “tortelli”, e a me piace la sfoglia che faccia sentire il ripieno, quindi ho tirato fino all’ultima tacca) … ci ho messo solo … circa 2/3 di giornata per preparare il tutto

 


un bel primo piano cicciuto e tutta la prima serie che ci siamo mangiati per pranzo (proveniente dalla prima delle 4 pallette)

 


tutti gli altri…pronti per essere congelati dopo la schiaritura

 


l’interno del tortello cotto

 


buoni sia con una salsina di misto funghi veloce (qui ne trovate una)

 


che semplici, solo con olio e parmigiano.
Impressioni:
  • prima cosa, mi ha colpito il latte nella sfoglia
    Credo che sia una buona alternativa (al posto dell’olio e.v.o. che di solito aggiungo quando faccio la pasta ripiena) e grazie a questo la sfoglia è rimasta elastica (pur essendo soda come ho scritto sopra), al punto da essere ben lavorabile fino alla fine e permettermi di arrivare all’ultima tacca della macchinetta
  • altra cosa: la buccia di limone grattugiata nell’impasto ci sta veramente bene
  • infine devo dire che non sono affatto pesantoni come li pensavo, ma molto equilibrati e tutto sommato delicati, pur se saporiti.

Fonte 20.XI.2011

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CONTORNI e verdure di ogni genere

Burger di patate e okara di soia

Tempo fa ebbi occasione di autoprodurre del latte di soia.
Il residuo di tale lavorazione – l’okara – l’ho messo in congelatore…
Stasera ho pensato di farci qualcosa…
Ho fatto delle ricerche dentro e fuori Cook e … questo è stato il risultato:
Il burger di patate è quello in basso
 

Ingredienti:
150 gr okara
150 gr patata lessa (1 patata media)
paprika dolce
aglio
basilico
sale
un giro d’olio e.v.o.
pangrattato o farina per infarinare


Ho messo nella pentola a pressione in basso tutta la okara che mi serviva per i tre tentativi che ho fatto stasera (circa 450 grammi in totale).
Ho aggiunto un bicchiere e mezzo d’acqua.
Nel cestello rialzato ho messo la patata tagliata a grossi cubotti (ma anche cavolo rosso e zucchina che mi servivano per altre ricette)
Ho calcolato 8 minuti di cottura dal fischio.
Poi ho frullato insieme le patate, la okara e tutti gli ingredienti previsti.
Ho dato la forma di burger e infarinato con della farina che avevo tostato.
Ho quindi cotto in forno per 25-30 minuti a 200°C, rigirando a 10 minuti da fine cottura aiutandomi delicatamente con una paletta.
16.IV.2012

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PASTAiola, primi e pasta fatta in casa SALSE, sughi, condimenti, erbe

Gnocchi di patate

… e due versioni di condimento: al pomodoro, oppure burro e salvia!
Ce ne sono a centinaia di ricette simili, ma perché non pubblicare anche io un grande classico della nostra cucina? Semplici, semplici, e senza uovo nell’impasto (con qualche piccolo accorgimento ce lo possiamo risparmiare)…
Il risultato sono gnocchi morbidi. Se li volete duri aggiungete farina all’impasto. A noi piacciono così.

 Anche voi volete la versione superclassica con solo patate, farina e un pizzico di sale?

Ingredienti per 5 – 6 persone:
1 Kg. di patate, meglio se vecchie
300 gr di farina 0 (avevo 00), meglio se debole, è più digeribile (per indebolirla a volte la integro con il 20% di fecola di patate o altro amido)
un pizzicotto di sale (a 3 dita)
Procedimento
Uno dei modi per lessare le patate e farle restare belle asciutte, è cuocere a vapore
(purtroppo col tempo ho scoperto che cuocendo con la buccia – soprattutto se questa è verde – resta più solanina all’interno della patata, per cui ora lesso a vapore, a pezzi e senza buccia).
Lavate le patate le ho quindi disposte sul cestello rialzato, all’interno della mia pentola a pressione.
Dal sibilo, 20 minuti (10 minuti se patate a pezzi).
Si possono lessare anche al microonde, ma non amo il microonde e preferisco cuocerle alla mia maniera.
Le ho schiacciate ancora bollenti, con tutta la buccia (ma ora le sbuccio da prima, leggi qui), tagliando in due ciascuna patata.
La parte sezionata l’ho adagiata a contatto coi forellini dello schiacciapatate (il cimelio di circa 50 anni fa che vedete sopra nella foto) e ho premuto.
Vi assicuro che la buccia fina fina resta attaccata alla pala che fa pressione, senza il minimo sforzo, senza spreco, e senza lasciare tracce di buccia nel purè.

Ho messo un paio di pizzichi di sale in questo purè e ho aspettato che si freddasse (sembra che così le patate assorbano meno farina, per cui gli gnocchi restano più morbidi. Se li voleste più duri regolatevi aggiungendo un pochino di farina in più).

 

Appena fredde ho aggiunto parte della farina sul purè, e ho amalgamato.
Aiutandomi con una spatola ho aggiunto infine il resto della farina, lasciandone indietro un paio di pugni (mi serviranno per la tavola di legno per non far attaccare i cordoncini di patate).
a questo punto formiamo i cordoncini di impasto e, aiutandoci con una spatola, tagliamoli nella classica forma (2 o 3 cm, a vostro gusto).

Se volete, potrete passarli sulla rigagnocchi lasciando anche l’impronta del vostro dito (servirà per raccogliere meglio il sugo), o su una semplice forchetta per dare la classica rigatura, oppure lasciarli lisci.

Quadro d’insieme di come si presenta il nostro banco di lavoro!!

 

Per la salsa
Ho usato un condimento semplice, così (ottimi anche burro e salvia**):
2 barattoli polpa di pomodoro
un paio di giri di olio e.v.o.
1 o 2 spicchi d’aglio
mezza cipolla,
qualche foglia di basilico
un pezzetto piccolo di peperoncino
sale grosso q.b. (poco è meglio)
pecorino romano per spolverare sopra alla fine (in alternativa parmigiano reggiano, ma con gli gnocchi va a gusto: io preferisco il sapido del pecorino)
Ho rosolato aglio, olio, cipolla, peperoncino, aggiunto il pomodoro, il basilico e il sale.
Fatto cuocere per una 20ina di minuti, max mezz’ora, prima coperto, poi scoperto.
** Alternativa burro e salvia: metto in un padellino qualche fogliolina di salvia, grani di pepe misto – meglio verde, più delicato – burro e un pochino di acqua, per far rilasciare meglio il sapore alla salvia, senza arrivare a soffriggere troppo.
Opzionale, ma ci sta benissimo: la spolverata finale di parmigiano reggiano!

Cottura

Versare gli gnocchi in acqua bollente salata.
Per evitare che gli gnocchi si attacchino l’un l’altro, ho dato una mescolata veloce all’acqua bollente di cottura, ma senza toccarli.
Appena vengono a galla, li lascio ancora qualche decina di secondi
e li tiro su con la schiumarola (o “ragnetto”) o direttamente con la “pastaiola”.
Verso prima un po’ di sugo nel piatto di portata.
Aggiungo gli gnocchi.
Ricopro con altro sugo e spolvero con pecorino romano.


Note per la conservazione e il consumo

  • Ho infarinato bene un vassoio, li ho distesi senza farli toccare e ne ho congelata una parte: si cuoceranno bene versandoli da congelati, direttamente in acqua bollente;
  • oppure, possiamo prima farli cuocere un paio di minutini e poi congelarli dopo averli distesi su un vassoio;
  • o ancora, se si vogliono preparare in anticipo, ad esempio per il giorno dopo, assicurano che è un buon metodo buttarli da subito in acqua bollente salata, scolarli appena vengono a galla e raffreddarli immediatamente immergendoli in acqua e ghiaccio.
    Scolarli e condirli con un filo d’olio allargandoli in una placca. Si conservano in frigo per 4-5 giorni.
    Quando servono, rigenerarli rimettendoli in acqua bollente: come appena fatti!!!!!

Naturalmente, per praticità e per occupare meno spazio, se congelati si potranno versare tutti insieme in una bustina di cellophane.
Fonte 17.II.2015

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Pesce e patate nel forno estense

Questo uno dei primi esperimenti con l’aiuto del mio forno estense.

Ho messo un po’ d’acqua in un posacenere d’acciaio poggiandolo a diretto contatto dello spargifiamma (devo ancora comprare la teglietta per metterci il sale, e anche una griglietta tonda o quadrata, a misura .. la volta scorsa ho fatto delle prove ma la griglietta piccola del mio forno è comunque sempre troppo grande).
Ho inserito il supporto triangolare, e su questo ho messo capovolto un coperchio tutto di metallo, riempiendo anche questo di acqua (ho messo appositamente questa sorta di doppia intercapedine per evitare che il calore infuocasse troppo la cartaforno, che ricordo, non regge oltre 220°C circa).

Ho poggiato la teglia sul coperchio (che mi è parso stabile), e ho acceso l’estense vuoto, coprendo con la campana. Ho fatto scaldare per una 10ina di minuti a fuoco medio sul gas (ghiera da 10 cm di diametro).
Appena scaldata l’acqua ho messo la cartaforno tagliata a misura nella teglia, ho versato le patate a tocchetti condite (olio, sale, aglio, rosmarino, salvia, aglio), tagliate abbastanza fini e irregolari.
Sopra a queste, creando una sorta di canali, ho adagiato i 3 pesci, conditi all’interno con olio, sale, prezzemolo, aglio. Ho tagliato via la coda altrimenti erano troppo lunghi.

Memore del primo tentativo (a fuoco basso e con due teglie non si cuoceva mai!!), ho fatto stare per 1 ora a fiamma altissima, senza mai abbassare, sempre a fori chiusi (ma si risparmierà veramente qualcosa, paragonando i costi del gas a quelli dell’energia elettrica che avrei speso cuocendo nel forno elettrico per 1 oretta scarsa?).
Poi ho sollevato con attenzione la campana, capovolto i pesci, richiuso e impostato altri 15 minuti, ma questa volta a fori aperti.
Patate stupende (circa 1 Kg. scarso), e perfino qualcuna dorata sopra.
Il pesce (3 branzini – o spigole), anche questo circa 1 Kg., è risultato bello asciutto.
L’ho preferito la prima volta però (era più morbido): eventualmente la prossima volta tolgo il pesce dopo 1 ora e proseguo gli altri 15 minuti con la cottura delle patate..
E’ stato un bell’esperimento… ..
Fonte 12.IX.2012

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Gnocchi di patate vitelotte ai funghi e frutti di bosco

Questa volta, grazie al Cucinare insieme di Francesca/Ipertesa di Cookaround, ho lanciato l’idea di un piatto viola, e queste patate, dette anche patate nere o patate tartufo (da non confondere con le patate viola che hanno solo la buccia di questo colore), grazie al loro colore e al vago sentore di castagna, mi hanno intrigato da subito.

Sembra che contengano antocianine (potenti antiossidanti).. tipo i frutti di bosco per intenderci, ma sono più economiche… oddio.. economiche proprio no!!.. ma sicuramente più di lamponi, ribes, mirtilli, ecc.
Sono originarie dell’America Meridionale (Perù – Cile), ma ormai largamente coltivate anche in Europa (Francia).
Mi sono messa pertanto alla ricerca, e ricordandomi di una frutteria particolarmente fornita vicino al mio ufficio (è difficile reperirle), ne ho trovate pochissime e ci ho fatto questi gnocchi inusuali, con una salsetta ancora più curiosa.. ma andiamo con ordine….

Ingredienti per 2 persone
Per gli gnocchi
425 g di patate vitelotte con la buccia (dopo le chips di patate aliene del C.I. mi era rimasta questa dose)
50 g di farina 0
1 tuorlo (di solito non lo metto negli gnocchi, ma queste patate non le avevo mai utilizzate, quindi….)
1 pizzico di sale

Cottura delle patate, sollevandole in un cestello, all’interno della pentola a pressione, per 16 minuti dal sibilo.
Schiacciate con tutta la buccia nello schiacciapatate (naturalmente la buccia resta nello schiacciapatate e si toglie di volta in volta…!!;-)
Ho fatto freddare e impastato un po’ per uniformare bene tutti gli ingredienti previsti.
Trovo che questo piatto sia molto più leggero degli gnocchi tradizionali, visto che contiene meno farina…
Ho constatato infatti che quello che si dice sull’assorbenza della patata vitelotte è esatto: questa patata assorbe pochissima farina e l’impasto si maneggia bene.


..un po di frutti di bosco che avevo nel congelatore (quando li ho congelati ho pensato che ci avrei fatto dolci o gelati!!! Eh!! Le sorprese della vita 🙂 )
… e ora passiamo alla seconda parte del piatto …. “antiossidante” … la salsa!!
Per la salsa
Non volendo coprire troppo il colore viola degli gnocchi, ma non volendo neanche limitarmi al classico pur se buono burro&salvia, ho trovato questa soluzione che ho leggermente modificato così:
2 cucchiai colmi di funghi porcini secchi bio spezzettati (circa 10-12 grammi)
100 grammi di frutti di bosco misti
1 spicchio di aglio
2 cucchiai di olio e.v.o.
2 cucchiai di vino rosso
prezzemolo
sale
peperoncino (o pepe)


foto fatte col flash :/


… e visto che queste patate mi piacciono, ho provato a piantarne un paio (tagliate in pezzi).
Sia mai che ne volesse nascere qualcuna 😉
Fonte 10.V.2013