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PIATTO RICCO mi ci ficco (e piatti unici)

Moussakà (la mia)

Ho voluto fare una sorpresa al figlio piccolo – che ne è rimasto entusiasta – preparando questo piatto in occasione del suo ritorno dalla vacanza a Santorini di qualche anno fa.

Ho trovato veramente moltissime varianti in rete dalle quali ho preso spunto.
Ho quindi fatto un collage di tutti quegli ingredienti che uniti insieme mi ricordassero di più l’essenza della moussakà, spesso mangiata in Grecia – dove sono stata molte volte – anche se sembra che questo piatto sia originario della Turchia.

E’ uscita fuori questa succulenta versione, appena appena alleggerita per l’omissione dell’uovo nella besciamella e per la grigliatura in forno delle verdure anziché la frittura.
Inoltre volutamente non ho aggiunto lo strato abnorme di besciamella sulla superficie come viene spesso presentata sui piatti delle taverne greche, limitandomi ad uno strato più “nostrano”.

Ingredienti
per 6-8 porzioni (a seconda se consumata come piatto unico o meno)

Kg. 1,200 melanzane
500 carne macinata di manzo (nelle antiche ricette si utilizzava agnello)
2-3 patate
400 g pomodori
100 g pecorino [io ho preferito il pecorino in mancanza momentanea del kefalotiri (formaggio greco – foto 1), ma si potrebbe usare ricotta salata, oppure un misto di questo formaggi forti con del parmigiano]
1 bicchiere vino rosso
1 cipolla
1 spicchio aglio
1 foglia di alloro
5-600 g besciamella abbastanza liquida fatta con 500 g latte p.s., 50 g burro, 50 g farina 00, 30 g pecorino, noce moscata (c’è chi aggiunge un uovo; ho preferito di no)
olio e.v.o.
sale
pepe (io peperoncino)
½ cucchiaino di cannella
1 cucchiaino raso di cumino (foto 2 – secondo me indispensabile per il profumo particolare del piatto come lo ricordo io)
pane grattato da spolverare alla fine (facoltativo)
Foto 1 

Foto 2 
Procedimento

Se si vuole una moussakà con un paio di strati anziché un solo strato, consiglio una teglia media e non una leccarda da forno, oppure aumentare le dosi.
Inizio mettendo sotto sale le melanzane (foto 3) tagliate a fette spesse circa ½ cm (se però piace il sapore delle melanzane così com’è, si potrà velocizzare il procedimento, semplicemente pressandole bene con un canovaccio, per togliere un po’ di umidità prima della cottura).

Foto 3 

Per il ragù:
ho rosolato dolcemente prima la cipolla tagliata finemente e lo spicchio d’aglio (che poi toglieremo) in poco olio (foto 4) insieme alla mia solita rondellina di peperoncino (qui non si vede, ma l’ho aggiunta).
Ho aggiunto la carne che ho fatto rosolare per un po’ e poi ho sfumato con vino rosso (foto 5); ho fatto evaporare e ho aggiunto cumino e cannella (che ho macinato al momento), ho salato, versato i pomodori a cubetti (foto 6) e la foglia di alloro.
Ho fatto cuocere coperto, per un’oretta.

Foto 4 
Foto 5 
Foto 6 

Per la besciamella
Procedo facendo una besciamella abbastanza liquida (si solidificherà in teglia).
Ho salato poco, ho aggiunto 30-40 grammi di pecorino e una spolverata di noce moscata.
Per evitare grumi e renderla più spumosa, alla fine l’ho frullata (foto 7).
Molte versioni vogliono un uovo intero aggiunto nella besciamella, ma questa volta ho voluto evitare.

Foto 7 

Grigliatura e/o frittura delle verdure
Ho preferito questa versione più classica, aggiungendo uno strato di patate come base.
Invece di lessare o friggere le patate come ho letto da qualche parte le ho grigliate nel forno (come pure le melanzane).
Per far perdere gran parte dell’amido, le ho messe in acqua e sale per una mezz’ora prima della grigliatura (foto 8).
Le ho affettate con la mandolina, o comunque non più spesse di ½ cm.

Foto 8 

Dopo aver sciacquato e asciugato melanzane e patate, potrete fare come ho fatto io (foto 9) oppure procedere alla frittura classica che ho fatto per qualche fetta di melanzana che non è entrata in forno (foto 10).
La maggior parte di melanzane e patate le ho pennellato di olio e.v.o. su una sola superficie di ogni pezzo e ho messo in forno su griglie (avendo cura di mettere in fondo una teglia che raccogliesse l’olio che scolava) a 180°C ventilato per 15-20 minuti, con la superficie unta rivolta verso l’alto.
Sembreranno fritte (vedi qui le “melanzane simil-fritte), ma sono più salutari: ho consumato si e no due cucchiai di olio per la pennellatura.

Foto 9 
Foto 10 
Una volta raffreddati tutti gli ingredienti, ho composto gli strati così:

  • tutte le patate sotto a formare un solo, unico strato (non ripeteremo successivamente strati di patate) (foto 11)
  • melanzane (foto 12)
  • ragù (foto 13)
  • formaggio grattugiato (foto 14)
  • a questo punto, volendo si potrà comporre uno strato in più soltanto con melanzane, ragù e formaggio
  • alla fine ho versato uno strato generoso di besciamella e ancora del formaggio (se si volesse evitare il sapore forte del formaggio che si griglia in superficie, in alternativa si potrebbe spolverare con del pangrattato come previsto in alcune ricette (foto 15)

 

Foto 11 
Foto 12 
Foto 13 
Foto 14 
Poi eventualmente, ancora melanzane-ragù-formaggio e infine chiudere con lo strato di besciamella e formaggio (oppure besciamella e pangrattato).
Foto 15 
Cottura

Infornare a forno già caldo a 180°C statico per 45-60 minuti in un binario basso.
Ho coperto per i primi 30-40 minuti con una teglia posta al binario superiore, che poi ho tolto gli ultimi 15-20 minuti per far dorare meglio la besciamella

 

A nostro parere: STUPENDA!
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SECONDI, SFIZI E STREET-FOOD

Agnello al miele marinato

Stavolta volevo qualcosa di diverso dal solito agnello arrosto o “a scottadito” (come diciamo noi romani) e quindi ho voluto ispirarmi a questa ricetta, per me inedita, per fare un agnello marinato al miele.

Ingredienti per 4-6 porzioni
Agnello circa 1 Kg (ho trovato delle costolette intaccate in un solo pezzo)
Olio extra vergine di oliva
Sale


Per la marinatura (almeno un’ora a temperatura ambiente, ma meglio 2-3h)
Miele 3 cucchiai
Succo di un limone piccolo
Erbe aromatiche a scelta (questa volte le ho messe secche e ho voluto seguire lo spunto preso dalla ricetta di partenza, con origano, rosmarino e un po’ di menta)
Pepe, una generosa spolverata (ho usato pepe verde, trovo sia meno “caloroso” del pepe nero)

Procedimento

Ho massaggiato per bene tutti gli ingredienti della marinata sul pezzo di carne e ho lasciato in un contenitore di vetro, coperto da pellicola per quasi due ore, capovolgendo un paio di volte in questo periodo.

Cottura
Dopo aver scolato l’agnello dalla marinata, ho fatto rosolare in olio, lasciando scoperto per qualche minuto.
Poi ho bagnato col liquido agrodolce della marinata stessa.
Ho salato e coperto, impostando il timer a 40 minuti circa.
Dopo una 20ina di minuti ho scoperto, capovolto la carne con utensili di silicone/legno (per non rigare la pentola e non far fuoriuscire i succhi) e ho terminato la cottura per il tempo residuo (tutto il vapore acqueo formatosi al di sotto del coperchio – tantissimo – l’ho fatto scolare dentro alla pentola).

La cottura del mio agnello marinato al miele è risultata perfetta, la carne dorata (immagino anche grazie al contributo della mia nuova pentola in ghisa, una Staub ovale da 31 cm.), e il suo sapore agrodolce molto gradevole.

19 febbraio 2017