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LIQUORI, bevande, sciroppi, ecc.

Frullato di cetriolo – incredibile ma buono

Sempre alla ricerca di ricettine salutari, gustose e veloci da preparare? Eccone una fresca e “sgonfia-pancia” (almeno così dicono voci di corridoio 🙂 da consumare nelle calde giornate estive, magari sul terrazzo.
E comunque ne potremo trarre giovamento quantomeno per raggiungere i fatidici 5 pasti al giorno di frutta-verdura, giusto?!!! 😉
Vi assicuro che i cetrioli non sono fra le mie priorità alimentari, e  invece questo frullato, conosciuto grazie alla FMD (Fast Metabolism Diet), me li ha fatti riscoprire! Provatelo anche voi e mi saprete ridire!

Ingredienti per due bei frullati (il maritino gradisce sempre anche lui 😉 )
2 cetrioli medi
½ limone pelato a vivo (più, facoltativa, anche un po’ della parte gialla della scorza,  ma solo se il limone è non trattato)
1 pezzetto di zenzero (non più grande di mezzo dito mignolo: pizzica!)
un paio di foglioline di menta (facoltativa)
1 micromisurino di stevia (in alternativa 2 cucchiaini rasi di xilitolo o di zucchero di canna)
1 bicchiere d’acqua (o anche mezzo, aggiustate a piacimento la densità)
3-4 cubetti di ghiaccio
 
Ho lavato, pelato e fatto a pezzi grossolani i cetrioli, aggiunto il mezzo limone pelato a vivo (visto che avevo un limone biologico ho messo anche la parte gialla della scorza) e il pezzetto di zenzero spellato e tagliato a pezzettini.
Ho versato tutto nel bimby, aggiunto i cubetti di ghiaccio, l’acqua, la stevia e frullato 30-40”, arrivando gradualmente a vel. 10 (un pochino di più nel frullatore, se non avete il bimby).
 

Gustare come spezzafame-dissetante.

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SALSE, sughi, condimenti, erbe

Salsa pomodorini, zenzero e rucola

Per il pasto quotidiano, a volte prendo spunto dalle ricette trovate su Cookaround, come nel caso di questa salsetta pomodorini e zenzero.
Io ci aggiungo solitamente una bella pioggia di rucola fresca del mio balcone (trovo che sia la ciliegina sulla torta: ci sta divinamente!).
Ingredienti per 4 persone
5-600 g di pasta fresca,
500 g di pomodorini datterini,
2 spicchi d’aglio,
4 cm di zenzero fresco (o secondo gusto),
1 peperoncino,
rucola fresca da aggiungere alla fine (se piace, ci sta divinamente, oppure basilico),
olio extravergine d’oliva,
sale

Metto sul fuoco la pentola con l’acqua per la pasta.
Nel frattempo scaldo un giro d’olio extravergine d’oliva in una padella insieme ad uno spicchio d’aglio in camicia e del peperoncino.
Appena scaldato l’olio aggiungo anche dello zenzero sbucciato e affettato e lascio insaporire a fiamma moderata.

Intanto lavo e taglio i pomodorini.
Dopo aver prelevato l’aglio dalla padella (io lascio lo zenzero) unisco i pomodorini e lascio cuocere a fiamma vivace.

Mentre i pomodori cuociono, tuffo la pasta nell’acqua salata in ebollizione e una volta cotta scolo e verso in padella per mantecare il tutto con il condimento di pomodori.


Il tocco finale della rucola fresca (la preferisco al basilico) trovo che sia la chicca che ormai mi fa preferire questa pasta alla solita “aglio, olio e peperoncino”.
Servo immediatamente ancora ben caldo.

Note:
Lo zenzero è una pianta salutare di origine orientale, molto diffusa oggi nella nostra cucina.
E’ una spe

zia che regala un sapore caratteristico e pungente ai nostri piatti, viene usata sia essiccata che fresca e ha note proprietà energizzanti.
Ha grandi proprietà antiossidanti e quindi aiuta la conservazione dei cibi e si presta ad accoppiamenti versatili, con la carne o con i dolci.
In India, che ne è uno dei principali esportatori, trova posto anche nella preparazione del Curry ma si può trovare anche nelle birre e in altri distillati.
Gli arabi lo considerano un afrodisiaco e in Giappone trova largo uso come disinfettante per la bocca e “annullatore” di sapori tra una portata e l’altra.

Piccola ma importante annotazione: anche se noto come coadiuvante contro la nausea in gravidanza, ho letto che l’Aifa ne sconsiglia il consumo in tale periodo.

04.XI.2014

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DOLCI

Canditi allo zenzero

Avevo utilizzato lo zenzero in passato, ma saltuariamente.

 


 

Da quando su Cook ho trovato anche un primo piatto profumato con lo zenzero fresco e da quando delle amiche mi hanno fatto provare i canditi della stessa radice dalle molteplici proprietà, sono rimasta definitivamente conquistata, mi sono voluta cimentare ed ecco i miei canditi..
Un po’ lunghi da fare, ma meno di altri procedimenti, secondo me vale la pena e li ho già ripetuti più volte, sia a chips che a cubetti (che preferisco).
Nella maggior parte delle foto vedete dello zenzero dello Sri Lanka (più costoso e difficile da reperire, ma più piccolo, tenero e profumatissimo).

Successivamente ho fatto anche canditi col più comune zenzero cinese, più grande, ma sempre buono. Ho cercato di reperirlo sempre biologico.
Soprattutto se già conoscete la bontà di queste “caramelline”, vista la lavorazione lunghetta e gli amici che svuoteranno i barattoli davanti ai vostri occhi, come è capitato a me, consiglio di farvi una buona scorta.
 
Ingredienti per 800 grammi finali circa di canditi di zenzero:
1 Kg di zenzero bio da pulire (da Naturasì costo sui 9€/Kg, io l’ho comprato bio, tornando dall’Olanda, pagandolo 4€/Kg)
650-700g di zucchero semolato o di canna (ma secondo me, il semolato per i canditi è migliore)
acqua per la cottura dei cubetti di zenzero
un paio di spicchi di limone non trattato (facoltativo)
Ho pulito la radice con un pelapatate, poi con un coltellino affilato (serve per trinciare di netto l’eventuale fibra se prendete lo zenzero più grosso) ho tagliato a cubettini regolari e molto piccolini … Mi raccomando: NON VI FATE MALE!
Mettetevi su un tagliere di legno, così che i pezzi non scivolino via facilmente dalle mani.

Ho cotto in pentola a pressione (ma va bene anche una pentola normale) con acqua che appena copre i cubetti.
Dal fischio 15 minuti (o 40 minuti in pentola normale).

Poi scolare (non gettate via l’acqua di cottura) e mettere in una padella capiente, aggiungere pari peso di zucchero (i miei cubetti scolati erano intorno ai 660 grammi, quindi ho aggiunto 660 gr di zucchero).

Far cuocere a fuoco medio, eventualmente abbassando per non far bruciare, per 45-60 minuti o più, a seconda della quantità (assaggiare se fossero ancora troppo duretti).
Mescolare di tanto in tanto, ma soprattutto verso la fine.

Solo se serve, aggiungere un paio di cucchiai di acqua di cottura dello zenzero.
Io a questo punto invece, nell’ultima versione fatta, ho voluto provare ad aggiungere un paio di spicchi di limone per schiarirli (ma non cambia granché).
Quando sta per caramellare lo zucchero, togliere dal fuoco e allargare su cartaforno.


Appena è possibile toccare i canditi bollenti, io li separo uno a uno, e aggiungo solitamente una spolverata di zucchero semolato.
Li lascio asciugare sotto a un telo rialzato per una giornata circa.
Sembreranno delle pepite d’oro.
Nell’ultima versione ho invece voluto recuperare lo zucchero staccato dai canditi (che altre volte ho invece aggiunto all’acqua di cottura dello zenzero successivamente congelata), l’ho reso a velo e l’ho spolverato sopra (molto carini anche così chiari e ancora più saporiti col loro zucchero di recupero).

Come da suggerimenti trovati in rete, ho recuperato lo zucchero rimasto attaccato alla padella di cottura dei canditi, versandoci la preziosa acqua di cottura dello zenzero fresco tenuta da parte.
Ho fatto sciogliere e ho versato nei sacchetti formaghiaccio.
Al momento, qualche cubetto andrà ad aromatizzare il té pomeridiano o qualche tisana digestiva e piccantina.
Conservazione: ho letto che fino a un paio di mesi non ci sono problemi (chiusi in un barattolino di vetro o tipo tupperware.
Altrimenti c’è sempre il fidato congelatore (molte volte ho congelato i miei canditi più facili più buoni senza alcun problema).
Fonte 23.III.2015