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PASTAiola, primi e pasta fatta in casa

Corzetti o croxetti liguri? Un altro modo di farli

Fra le varie paste regionali, molto graziosi sono questi Corzetti (o croxetti) liguri.
Per farli ci sarebbe bisogno del tradizionale stampo di legno fatto artigianalmente.
Per tale lavorazione vengono utilizzati legni di pero, melo, faggio o acero, legni cioè che contengono il tannino: questo per non modificare il sapore della pasta. La misura degli stampi in genere è intorno ai 5 cm.

Quelli più grandini, fatti in prima battuta, li ho composti e conditi così:

cliccare qui per il procedimento del pesto. Buon appetito… 🙂
C’è ancora qualche artigiano che intaglia a mano:

e guardate queste signore americane come realizzano bene la nostra pasta:

… non avendo lo stampo di legno (sono molto costosi e non ne ho trovati belli a meno di 50-60 euro…), mi sono ingegnata con il mio ferro antico per le nevole/ferratelle/pizzelle:

.. ho potuto così dare addirittura fino a 5 incisioni diverse dei miei corsetti da un lato .. e dall’altro.. delle rose..
Ecco alcuni degli utensili utilizzati (sorry.. sfocata):

ma andiamo avanti..
Le notizie sulle farine da usare sono contrastanti, per cui mi sono regolata come ho ritenuto valido (d’altronde il legame fra la Liguria e la Sardegna è molto saldo e ho pensato quindi di utilizzare la semola rimacinata di grano duro usata preminentemente nelle bellissime paste sarde)
Mie dosi per ogni persona:
due pugni pieni di semola rimacinata di grano duro
1 cucchiaino d’olio extra vergine di oliva
mezzo bicchiere di acqua bollente da mettersi vicino (ma mettere solo quella che prende la farina)
sale, se si vuole, un pizzichino (io non ne ho messo)
Lavorare bene l’impasto fino a farlo diventare elastico.
Far riposare mezz’ora…
Ho poi preso dei pezzetti di impasto .. fino a 3 o 4 alla volta (come vedete la mia lavorazione differisce da quella delle due signore del video.. la nostra fantasia non ha limiti), e li ho poggiati sulle varie parti del mio ferro.

Con un mattarellino, quello dei ravioli ad esempio (ma anche un manico di cucchiarella di legno va bene) ho rullato per far aderire bene,

ho impresso la rosa su ciascun pezzo con un coperchio di un portagioie di peltro di mia nonna (naturalmente ben lavato e spazzolato).
Invece della rosa volevo imprimere il nome di famiglia che ci hanno inciso in Cina su un timbro di giada (o corniola, boh?!), ma il marito non ha voluto
(giustamente!… troppo in vista il cognome, scritto anche all’occidentale)

ho tolto dal ferro i pezzi di pasta ormai appiattiti,..
ho girato il fronte in modo che la rosa restasse sulla facciata retrostante, quindi ho tagliato a misura, ciascun corsetto, con un coppapasta di circa 4 cm

(un tappo del detersivo liquido tagliato opportunamente)
e stop..
tutto qua!!
La prima volta che li ho fatti avevo tagliato tutto in tondo con le forbici per lasciare più possibile il disegno, ma erano un po’ troppo grandini (circa 6 cm di diametro), e allora ho fatto con il coppapastino
Ecco i miei 5 disegni più uno (foto cliccabili):


e una visuale di insieme:

e una foto di quelli più grandi fatti la prima volta:

Fonte 23.VI.2012

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SALSE, sughi, condimenti, erbe

Salsa pomodorini, zenzero e rucola

Per il pasto quotidiano, a volte prendo spunto dalle ricette trovate su Cookaround, come nel caso di questa salsetta pomodorini e zenzero.
Io ci aggiungo solitamente una bella pioggia di rucola fresca del mio balcone (trovo che sia la ciliegina sulla torta: ci sta divinamente!).
Ingredienti per 4 persone
5-600 g di pasta fresca,
500 g di pomodorini datterini,
2 spicchi d’aglio,
4 cm di zenzero fresco (o secondo gusto),
1 peperoncino,
rucola fresca da aggiungere alla fine (se piace, ci sta divinamente, oppure basilico),
olio extravergine d’oliva,
sale

Metto sul fuoco la pentola con l’acqua per la pasta.
Nel frattempo scaldo un giro d’olio extravergine d’oliva in una padella insieme ad uno spicchio d’aglio in camicia e del peperoncino.
Appena scaldato l’olio aggiungo anche dello zenzero sbucciato e affettato e lascio insaporire a fiamma moderata.

Intanto lavo e taglio i pomodorini.
Dopo aver prelevato l’aglio dalla padella (io lascio lo zenzero) unisco i pomodorini e lascio cuocere a fiamma vivace.

Mentre i pomodori cuociono, tuffo la pasta nell’acqua salata in ebollizione e una volta cotta scolo e verso in padella per mantecare il tutto con il condimento di pomodori.


Il tocco finale della rucola fresca (la preferisco al basilico) trovo che sia la chicca che ormai mi fa preferire questa pasta alla solita “aglio, olio e peperoncino”.
Servo immediatamente ancora ben caldo.

Note:
Lo zenzero è una pianta salutare di origine orientale, molto diffusa oggi nella nostra cucina.
E’ una spe

zia che regala un sapore caratteristico e pungente ai nostri piatti, viene usata sia essiccata che fresca e ha note proprietà energizzanti.
Ha grandi proprietà antiossidanti e quindi aiuta la conservazione dei cibi e si presta ad accoppiamenti versatili, con la carne o con i dolci.
In India, che ne è uno dei principali esportatori, trova posto anche nella preparazione del Curry ma si può trovare anche nelle birre e in altri distillati.
Gli arabi lo considerano un afrodisiaco e in Giappone trova largo uso come disinfettante per la bocca e “annullatore” di sapori tra una portata e l’altra.

Piccola ma importante annotazione: anche se noto come coadiuvante contro la nausea in gravidanza, ho letto che l’Aifa ne sconsiglia il consumo in tale periodo.

04.XI.2014