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PREPARAZIONI e tecniche di base

Salsiccia Fresca – Impasto Base

“Mammaaaa, in Giappone non si trovano facilmente le salsicce buone come le nostre. Proviamo a farle insieme?”.

Che fai? Non lo accontenti? Poi a me con le novità mi inviti a nozze, quindi ho preso lo spunto da ricette varie trovate in rete, poi con l’aggiunta di qualcuno dei miei tips & tricks è uscito questo.

INGREDIENTI
1000 g – carne magra fresca – due terzi prosciutto (o spalla)
500 g – carne grassa fresca – un terzo capocollo (o pancetta o guanciale senza cotenna, oppure lardo)
30 g sale – 2% (ma secondo gusti, dall’1,6% al 2,5%) 
3 g pepe nero macinato al momento – 2‰ (dal 2 al 7‰)
15-30 g spezie – facoltative (semi di finocchio, aglio secco, cumino, peperoncino, paprika, ecc.) – questa volta volevo un primo test “basic” quindi ho evitato qualsiasi aroma
75 g vino bianco secco ghiacciato
150 g acqua – facoltativa (per facilitare l’insaccamento della carne) – non l’ho messa
Budello di maiale (all’incirca 1 metro per ogni chilogrammo di carne)
Filo da cucina

PROCEDIMENTO (importantissima la catena del freddo).

Poggiandomi su dei “siberini” ho tagliato la carne fredda a coltello, a cubetti piccoli di circa 1 cm, l’ho condita con sale e pepe mescolando bene con le mani e l’ho lasciata riposare per una notte in frigo.

Al mattino, dopo aver reidratato il budello naturale in acqua fredda/aceto/sale per 1 ora, l’ho sciacquato fuori e dentro ripetutamente sia con acqua che infine con aceto, per togliere l’odore nauseabondo ed eliminare tutto il sale.
In attesa di utilizzarlo l’ho lasciato in ammollo in acqua.

Ho poi aggiunto ai pezzetti di carne il vino gelato, ho mescolato ancora qualche minuto e poi ho tritato il tutto con la piastra a fori più larghi (10 mm), dopo aver messo il tritacarne (l’accessorio del mio Kenwood) nel congelatore per almeno un’ora.
Questa volta non l’ho fatto, ma una buona idea è che si potrebbe macerare nel vino dell’aglio fresco dalla sera prima e poi filtrarlo prima di aggiungerlo.

Se si fosse così pazienti da ricavare dei pezzettini molto più piccolini di quelli che siamo riusciti a tagliare, una prossima prova potrebbe essere quella di evitare di tritare la carne e passare da subito alla fase di insaccatura.

Raccolta tutta la carne in una terrina, sono passata ad insacchettare il composto.
Per evitare di mandare da subito dell’aria nel budello, prima di infilarlo nel beccuccio (ho usato quello grande), è opportuno avviare prima per qualche secondo la macchina per far arrivare la carne al foro di uscita del beccuccio, poi infilare tutto il budello tranne una piccola parte che si dovrà legare.
Infine iniziare l’insaccamento ricordandosi di accompagnare delicatamente il salsicciotto prima di poggiarlo nel contenitore sottostante.

Ricordarsi inoltre di bucherellare il salsicciotto man mano che esce il composto dall’insaccatore per evitare sia bolle d’aria che la rottura del budello.
Se non ce ne fossimo ricordati, potremo bucherellare dopo, con l’apposito “pungisalame” o con una spilla, tutta la superficie delle salsicce (scoleranno meglio durante le successive ore al fresco/in frigorifero).

Col filo da cucina ho poi legato il lungo “tubo” per suddividere e formare ciascun “rocchio” di salsiccia più o meno regolare.

Ho lasciato riposare le salsicce per 24 ore a scolarsi/asciugarsi, appese dentro al frigo.

E’ un prodotto fresco e senza conservanti, quindi andrà conservato per soli 2 o 3 giorni in frigorifero e successivamente messo in freezer.   

Consumare cuocendo lentamente.

P.S.
L’assaggio è andato benissimo ma, avendo usato il capocollo come carne grassa (che non è certo grasso come pancetta o lardo), ne è uscito un prodotto “più magro” rispetto alle salsicce solite, quindi meno saporito (i grassi danno sapore).
Da riprovare sicuramente, ma da letture trovate, vorrei variare la percentuale della carne magra/grassa (esempio: 80% di spalla o prosciutto e 20% di pancetta senza cotenna).

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LIEVITI e lieviti

Lievito chimico homemade

Uso prevalentemente la mia pasta madre, ma naturalmente mi trovo a utilizzare il lievito chimico per i dolci e a volte anche per fare pane, ad esempio l’Irish Bread.
Quale soluzione per evitare i possibili allergizzanti (Codice Europeo E450) o stabilizzanti di dubbia provenienza (Codice Europeo E470) contenuti nelle classiche bustine da super di lievito per dolci?
O acquistare grossi quantitativi di lievito istantaneo “sicuro” per poter risparmiare (finalmente i produttori hanno capito di distribuirne in confezioni economiche) …..Questa immagine ha l'attributo alt vuoto; il nome del file è 0901912.jpg

Oppure divertirsi a farselo in casa!
Mi soffermerò sul metodo che trovate illustrato sotto (ce ne sono altri con aceto e bicarbonato, ecc., ma che in questa sede non prenderò in considerazione).
Avremo bisogno di una bilancia di precisione che pesi almeno i decimi di grammo, e per il resto, pochi altri ingredienti.
Procurarsi del cremor di tartaro (o bitartrato di potassio, o idrogeno tartrato di potassio), Codice Europeo E336; del bicarbonato di sodio, codice Europeo E500; e dell’amido di mais (io utilizzo il biologico).
Per avere un’azione lievitante completa infatti abbiamo bisogno sia del cremor tartaro che del bicarbonato.
Da quanto ho letto infatti è l’azione leggermente acida del cremor tartaro che unita a quella basica del bicarbonato provoca la lievitazione chimica della quale abbiamo bisogno.
L’amido di mais ha soltanto la doppia valenza di miscelare meglio le altre polveri e assorbire umidità qualora si dovesse conservare il prodotto per un po’ di tempo.
Ho trovato in vendita delle bustine da 8 grammi di solo cremor tartaro, e grazie ai suggerimenti trovati qui, ho estrapolato la soluzione che segue.
Rifacendomi pertanto alle bustine bio di lievito istantaneo che si trovano in vendita (sono a volte da 16 grammi complessivi, a volte da 18 o più), posso ipotizzare i calcoli che seguono.
Dose per l’equivalente di una bustina commerciale da 16 grammi:
8 gr cremor tartaro (C4H5KO6) – 50% rispetto al totale
3,60 gr di bicarbonato (NaHCO3) – 22,5% rispetto al totale
4,40 gr di amido di mais biologico (o maizena) – 27,5% rispetto al totale
oppure
Dose per l’equivalente di una bustina commerciale da 18 grammi:
9 gr cremor tartaro (C4H5KO6) – 50% rispetto al totale
4,05 gr di bicarbonato (NaHCO3) – 22,5% rispetto al totale
4,95 gr di amido di mais biologico (o maizena) – 27,5% rispetto al totale
Setacciare bene le 3 polveri e conservare il lievito chimico homemade così composto in un contenitore a chiusura ermetica per un massimo di 6 mesi (o comunque secondo la data di scadenza dell’amidi di mais).

E se non volessi aggiungere amido di mais (maizena)?

Volendo utilizzare il lievito nello stesso momento della preparazione potrei omettere l’amido di mais e utilizzare soltanto gli altri due componenti come illustro qui sotto (sono comunque dosi analoghe a quanto già indicato sopra in grassetto) avendo cura, prima di inserirli, di setacciarli insieme ad un po’ degli amidi o della farina della ricetta da preparare.
In questo caso – rispetto al totale del lievito da inserire – potrò utilizzare indifferentemente
… o questo metodo:
100 parti di cremor di tartaro + 45 parti di bicarbonato di sodio.

oppure questa percentuale:
69% cremor di tartaro; 31% bicarbonato.
Esempio:
volendo ricavare quanto bicarbonato aggiungere ad un “tot” di cremor tartaro (ad esempio 8 grammi), potrò calcolarlo con la seguente proporzione:
8 : 69  =  X : 31
Il risultato sarà appunto, 3,59 g di bicarbonato (arrotondato a 3,60) da aggiungere agli 8 g di cremor tartaro….
02 febbraio 2017