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SECONDI, SFIZI E STREET-FOOD

Sticks di albumi

Preparatevi: ci vorranno molte teglie per soddisfare tutti!!
Ingredienti
Albumi – oggi 80 g per provare..
Sale quanto basta
Pepe e altre spezie se gradite (deliziosi con paprika dolce)
Poca acqua
Preparazione
Mescolare albumi, sale e spezie in una ciotola allungando un po’ con acqua (questa prima volta non l’ho messa, ma ho solo spruzzato gli albumi dopo aver steso su cartaforno.. )
Preriscaldare il forno a 200°C.
Usare delle formine tipo quelle da muffin (meglio se di silicone altrimenti usare Pam Cooking Spray o Fry Light per non fare attaccare) e versare nel fondo di ciascuna pochissimo composto.
Deve essere quanto più sottile possibile.
Io mi sono arrangiata con della cartaforno a fisarmonica.

Questo è particolarmente importante se volete ottenere un prodotto simile a delle patatine croccanti.
Se ne mettete troppo vengono delle “patate” di albumi morbide.
Inevitabile un po’ di sperimentazione le prime volte, comunque nella formina non dovreste mettere più di un paio di millimetri di albume sbattuto.

Infornare fintanto che le vedrete dorate e croccanti.
A 200°C dovrebbero diventarlo dopo 15 minuti circa (controllare sempre la cottura per sicurezza).
Ruotare la teglia dopo 10 minuti, ma dovranno essere molto dorati per essere veramente croccanti.

24.II.2013

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PASTAiola, primi e pasta fatta in casa

Sfoglia di tofu dukan-style

Ecco un’alternativa per la sfoglia di lasagne, cannelloni, tagliatelle, ecc. realizzate con tofu e albumi, anziché uova intere e maizena. Per fase attacco e crociera.

Qui, delle fettuccine con carciofi e sottiletta.
Niente di che, mi sono sfamata con gusto, ma anche per questa sfoglia, secondo me sarebbe meglio inserire qualche tollerato!!
Provare ad inserire un po’ d’acqua invece che albumi e aggiungere un po’ di maizena o crusche.
Ingredienti per 3 teglie 30 x 40:
– 720 g tofu al naturale
– 470 g albumi (circa 12) – ho usato gli albumi in brik
– 7-8 g salePreparazione:
Nel boccale del bimby ho messo il tofu spezzettato, un pizzico di sale, un po’ di albume, e ho frullato.Aggiunti gli albumi finchè il composto non è risultato liscio e denso come quello della pastella per le crespelle.

(consistenza)Stendere su una teglia rivestita di carta da forno

(ho spalmato su cartaforno aiutandomi col dorso di un cucchiaio)
e far cuocere in forno già caldo a 200° ventilato per 10-12′, e comunque finchè non si rapprende. Ruotare e cambiare posto a metà cottura, soprattutto se si cuociono più teglie insieme.

(davanti la teglia cruda, in secondo piano, quella cotta)
Togliere, tagliare nella forma desiderata: con una parte ho formato anche una sorta di tagliatelle.. (per chi lo usa: passare nel microonde alla massima potenza per 4/5 minuti, finchè non è secca).


Cucinare la pasta in acqua bollente salata per 4 minuti (oppure comporre da subito le lasagne se lasciata cruda, oppure ancora sbollentare brevemente e surgelare; io ho surgelato senza sbollentare dividendo le sfogliette fra piccoli fogli di cartaforno).
Fonte 26.II.2013
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PANE, pizze, pizzelle e dintorni

Pane di tofu cik-ciak dukan-style

Questo il pane di tofu senza tollerati della dieta Dukan che seguii tempo fa.

è venuto umidiccio, vero? Ma in fondo alla pagina, la foto con la fetta di prosciutto ci dice che non era poi tanto male! 😉


Ingredienti per due filoncini:
360 g di tofu sodo (2 panetti)
60 g uovo intero
120 g albume (l’ho preso dal brik, altrimenti 3 albumi circa)
3 g circa di ldb fresco (un ottavo di cubetto – prossima prova omettere del tutto il latte scremato e provare con lievito istantaneo) ***
15 g latte scremato (2 cucchiai, per sciogliere il ldb)
3 g sale
Preparazione:
Ho fatto a pezzi e frullato il tofu nel bimby con il tuorlo dell’uovo e il latte tiepido dove ho sciolto il ldb, fino ad ottenere un impasto cremoso, ma ancora abbastanza sodo.

Ho trasferito in una ciotola.
Nel frattempo avevo montato a neve tutti gli albumi con il sale.
Ho incorporato gli albumi delicatamente per non smontare

Ho trasferito questa crema consistente in uno stampo forato, rivestito da cartaforno bucherellata, suddividendo in due filoncini (la prossima volta usare lo stampo per baguette anziché quello per filoncini!!).
Ho fatto lievitare coperto per 4 ore circa e ho infornato così:

220°C statico x 10′ in un binario bassissimo
200°C x 20′ (al 17mo ho capovolto, tolto la cartaforno e alzato di un binario..per cuocere meglio, invece, forse era meglio capovolgere e lasciare in basso)
180°C x 10′
spento x 5′ sportello chiuso
spento x 5′ sportello a fessura

Risultato:
abbastanza alto da poterlo utilizzare come panino da farcire;
croccantino fuori, morbido dentro, e… sembra quasi bello eh?
E invece sa soltanto di tofu… un pochino più spugnoso ed era anche umidissimo… anzi non umido.. proprio bagnato: faceva cik-ciak!!

La voglia di farcire un panino con un po’ di prosciutto me la sono levata ..

.. ma riprovarlo con idratazione più bassa ***
Fonte 01.III.2013

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PASTAiola, primi e pasta fatta in casa

Sfoglia buona dukan-style

Ho denominato questa, come sfoglia buona della dieta Protal, in quanto è l’unica che mi ha soddisfatto nel suo genere!


INGREDIENTI
(ho considerato 3 pasti: uno subito, due li ho congelati. Ho considerato che ciascun pasto ha 1 tollerato):

120 g latte scremato in polvere (6 CM – cucchiai da minestra)
40 g maizena (2 CM)
3 g farina di semi di Guar (1 cc – cucchiaino da caffé) ***
2 uova medio-piccole
20 g crusca di frumento (l’ho dovuta aggiungere alla fine. Se si riesce ad evitare è meglio: peccato per il sapore, ma se non si mette, dovrebbe giovare all’elasticità della pasta)
___________________________
Totale circa 280-290 g di impasto
Procedimento:
Per il primo tentativo di questa ricetta, ho setacciato insieme i primi 3 ingredienti secchi, e li ho versati a pioggia sulle uova che avevo appena battuto con la forchetta.
Ho dato una frullatina col mixer fintanto che il composto si è indurito.
Visto che però non si staccava dalla ciotola di plastica ho voluto mettere per una mezz’ora in frigorifero coprendo la ciotola con della pellicola e poi ho fatto stare un po’ all’aria (non so se ho fatto bene, o se era sufficiente lasciare l’impasto all’aria)

Ho trasferito su uno spiano di silicone e ho formato una palla, ma ho dovuto aggiungere della crusca (di frumento) per poter tirare con la nonna papera.

La prossima volta stenderò sicuramente col matterello, magari appena oleato, oppure frapponendo della cartaforno.
La nonna papera stasera, nonostante avessi tirato nella sezione più larga, e poi nel torchio per i tagliolini, era inutilizzabile per quanto si erano appiccicati.
Il tutto è stato molto laborioso e la pasta finale, assolutamente mancante di elasticità (probabilmente per aver aggiunto troppa crusca), si è spezzettata tutta, soprattutto in cottura.

Per la cottura mi sono regolata con soli 3 o 4 minuti.. giusto il tempo di eliminare qualche germetto delle uova (la fifa della salmonella è sempre in agguato).

… ed eccola, con un sughetto evergreen: aglio, pomodoro e peperoncino a insaporirsi in padella, e poi un cucchiaino di olio e.v.o. rosso aromatizzato al peperoncino (1 tolleratinoooo di olio! .. più 1 di maizena/crusca … più 1 tollerato di sottiletta a pranzo.. ahiaaiaiaaiaiaiaiaiii!! Ho sforato .. )
Una sorpresa positiva:
nell’impasto non si è sentito il dolciastro dovuto al latte in polvere.
Il risultato, quindi:
è stato molto positivo per quanto riguarda il sapore, e la ricetta, a mio giudizio, merita qualche tentativo in più, cercando ovviamente di correggere il tiro.
***
il Guar ha un potere addensante molto elevato, specie a contatto con l’aria, quindi fare attenzione a non abusare, inoltre non superare le dosi di 30 gr al giorno in quanto ha un alto potere lassativo.
Fonte 13.III.2013

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PIATTO RICCO mi ci ficco (e piatti unici)

Bacalhau à Brás – Baccalà ricetta Portoghese

Due parole di presentazione per il portoghese Bacalhau à Brás (cioè baccalà alla maniera di Brás)? 
Come fare a meno!  Visto che la leggenda vuole che i portoghesi sappiano cucinare questo ottimo pesce in maniera diversa per ciascun giorno dell’anno, e questa ne è una delle versioni più famose!
Questa ricetta infatti deve il suo nome a Brás (o Braz, come lo scriveva lui), un ristoratore del Barrio Alto di Lisbona.
Non potevo che replicarlo, visto che l’ho gustato con piacere nel viaggio di qualche tempo fa in Portogallo.


La foto è di 4-5 giorni precedenti la preparazione, perché ho messo a mollo in frigo, il baccalà sotto sale acquistato.

Ingredienti:
(per 5/6 persone)

500 gr di baccalà sotto sale (o 6-700 grammi già ammollato)
4 cucchiai di olio e.v.o.
800 g di patate da friggere o 1 pacco di patatine stick
6 uova
3 cipolle
3 spicchi d’aglio in camicia
sale
pepe (o peperoncino)
olio per friggere le patate (se non si usa il pacchetto di patatine stick)
prezzemolo e olive nere per guarnire
Preparazione:
Se il baccalà è secco metterlo in ammollo;


una volta pronto (io l’ho tenuto 4 giorni di frigo, cambiando l’acqua per 2 o 3 volte al giorno), togliere la pelle e le spine e sfilacciarlo grossolanamente con le mani.

Tagliare le cipolle a fettine sottilissime e metterle in padella con l’olio. Aggiungere l’aglio. Far dorare in un tegame capiente a fuoco lento.


A questo punto aggiungere il baccalà sfilacciato e mescolare bene lasciando cuocere per alcuni minuti.

Aggiungere le patatine stick (se non avrete avuto la pazienza di friggerle), mescolare bene, lasciarle appassire leggermente

.. col tegame sul fuoco, aggiungere le uova sbattute condite con pepe e sale (attenzione.. poco sale, se il baccalà è già saporito!!)

Mescolare fino a che le uova saranno cremose ma cotte. Poco prima che il tutto si rapprenda, aggiungere prezzemolo e olive nere.


Una volta pronto, mettere il baccalà in un piatto di portata, spolverizzando con altro prezzemolo tritato e olive nere.

Fonte: Cookaround 16.III.2013
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CONTORNI e verdure di ogni genere

Chips di verdure dukan-style

In mancanza di essiccatore, le verdure possono anche essere disidratate al forno, variando la temperatura a seconda del risultato desiderato, e diventando delle gustose e leggere chips.
Sono utili sia come snack spezzafame che come ingrediente per varie ricette sfiziose, oltre a restare leggere e gustose.
E … W a chi ha l’orto.
Per averne sempre una buona scorta in dispensa, ci vorrebbero ingenti quantità di verdure.
CHIPS DI ZUCCHINE

Ho semplicemente tagliato le zucchine velocemente a rondelle con una mandolina.
Poi le ho disposte su cartaforno e per ogni zucchina grande è venuta una teglia intera… peccato che ho fatto la prova con sole due zucchine…
la prossima volta, vista la lunghezza del procedimento…. preparerò almeno 4-5 zucchine, così da riuscire a fare quattro strati di teglie o griglie (se fate come me, potete anche mettere la cartaforno direttamente sulle griglie).
Le ho fatte stare 5 ore a 40°C ventilato, cambiando di posto e ruotando di tanto in tanto le griglie.
Sono venute molto ben asciutte, ma non croccantine. Insomma perfette per essere poi condite o marinate.
Se si volessero proprio crick-crock, credo che bisognerebbe prolungare l’asciugatura ad almeno 6 ore circa, mentre con 3 ore di asciugatura dovrebbero già essere pronte da condire.. insomma vi potrete regolare…
e poi si mantengono sicuramente parecchi giorni in frigorifero, visto che sono disidratate.
Non ho messo sale in “cottura”, ma nessuno vieta di farlo.
Al momento di mangiarle, invece, le ho lasciate un pochino a macerare in una delle salsette vinaigrette di Dukan, che avevo in congelatore porzionate nelle bustine formaghiaccio.
Vi assicuro che erano meglio delle zucchine marinate, o almeno così sono sembrate a me
Fonte 27.III.2013
 
CHIPS DI POMODORI

Ma quanto sono buoni!!!
Non tutti croccantissimi, ma gustosi, anche senza sale (solo con paprika dolce) e interessanti da aggiungere a pezzetti nell’impasto di crackers, ecc.

Tagliare a fettine sottili qualche pomodoro, versare sopra della paprika in polvere e infornare su cartaforno, a 100°C ventilato per un paio d’ore, ruotando la teglia ogni mezz’ora e comunque a metà cottura (mi sono piaciuti di più con questa asciugatura più dolce).

Saporitissimi, anche se non estremamente secchi …
Fonte 05.III.2013
 
CHIPS DI CIPOLLE

Ecco i miei 15-20 grammi di cipolle disidratate in un piattino da caffè.
Con 1 cipolla e due scalogni – 120-130 grammi circa – in tutto sono venuti circa 15-20 g disidratati!!

ho messo cipolla e scalogni tagliati grossolanamente per pochi secondi, a vel. 7 nel bimby, direttamente dal foro, con le lame in movimento

ho “sparpagliato” il composto su cartaforno con le mani, cercando per quanto possibile di non sovrapporre.
Ho infornato preriscaldando, con funzione ventilato, a 120°C per 1 oretta, lasciando poi asciugare all’interno del forno..

ops… si stavano consumando un po’ troppo?
Fonte 19.III.2013
 
CHIPS DI ZUCCA

Unico neo? Come spesso capita per queste chips, la zucca era circa 7-800 grammi, ma la resa è molto bassa!
Sarà venuto l’equivalente di un misero pacchetto di patatine crik-crok!!
Questa ulteriore ricettina viene dal libro delle ricette Dukan… presa online..Ho ancora parecchia zucca che mi hanno regalato in autunno, che avevo già pulito e surgelato, un po’ a cubetti, e un po’ a fette sottili (proprio come servono per queste chips), quindi ho preso buona parte delle fettine di zucca e non ho fatto altro che farla scongelare, l’ho tamponata con un canovaccio per asciugarla bene e l’ho disposta sulla teglia sopra alla cartaforno.
Ho spolverato col mio dado granulare, e ad una parte ho aggiunto anche della paprika dolce.

La ricetta era con una temperatura più alta, ma in forno si stavano bruciacchiando da subito, quindi ho abbassato a 160°c per 45-50 minuti, ruotando la teglia dopo una mezz’ora.
Credo che la prossima volta proverò con una temperatura ancora più bassa: tutto sommato si devono soltanto asciugare e seccare per diventare croccanti.
Come potete vedere, qualcuna è venuta troppo scura, ma il sapore a me è piaciuto molto.

Purtroppo vanno mangiate appena cotte: a meno che non si trovi un modo migliore di conservarle o si passino momentaneamente di nuovo sotto il grill, il giorno dopo “perdono” e si “ammosciano”!
Fonte 04.III.2013

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DOLCI

Dolce al cacao dukan-style senza tollerati


E per non restare del tutto senza qualche dolcetto gratificante …
Ingredienti (doppia dose circa, rispetto alla ricetta originaria)

3 uova grandi (le avevo medie) + 2 albumi
1,5 cucchiaini dolcificante liquido tic (o meglio equivalente stevia)
20 g di cacao amaro
spolverata abbondante di cannella
ho aggiunto un pizzichino di sale rosa nel montare gli albumi

Separate i tuorli dagli albumi, sbattere i tuorli con dolcificante e cacao (è stata dura “disammalloppare” tutto 🙁 ).
Montare gli albumi a neve e incorporateli delicatamente al composto aggiungendo un pizzico di sale.
Aromatizzate con cannella.
Ho usato due stampini piuttosto che una tortiera come nella ricetta originaria..
Cotti in forno per 15 min a 180°C, poi 5 minuti a 160, poi 5 minuti a forno spento, poi 5 minuti a fessura… totale 30 minuti.


Ho suddiviso in più fette rispetto alle 6 dosi che avevo previsto, e ne ho gustata qualcuna con della ricotta di bufala e una spolverata di cacao amaro.
Fette morbide e leggermente spugnose. Mi hanno ricordato un pochino una chiffon-cake al cacao..
Buono, da ripetere!
Fonte 06.IV.2013

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DOLCI

Torta soffice dukan-style senza tollerati


E siamo addirittura ad una pseudo-tortina. Perché no?!! Dobbiamo pur coccolarci, nonostante le diete, giusto?!
INGREDIENTI
Per l’impasto
(fare solo due strati e non tre come in foto)
200 gr Latte scremato in polvere
2 Uova
70 gr Crusca d’ Avena
15 gr Crusca di Frumento
70 gr di Glutine
130 gr Albumi
150 gr Acqua
150 gr Latte scremato
buccia grattugiata di 1 arancia (ricordarsi che il mio estratto di vaniglia – alcolico – è meglio utilizzarlo in cottura, così evapora!!!!!!)
5 microdosatori rasi stevia pura
1 bustina di lievito in polvere
Per il ripieno
(1 strato e non 3 della foto)
500 gr ricotta
1 cucchiaino cardamomo polverizzato
3 microdosatori rasi stevia pura
Per la bagna
(1 strato e non 3 della foto):
200 g acqua
2 microdosatori di stevia
1 cucchiaino cardamomo polverizzato
Per la copertura
200 gr di latte in polvere scremato
40 gr di cacao magro Dukan (no tollerati)
5 microdosatori di stevia
200 ml acqua
PROCEDIMENTO
Preriscaldare il forno a 200 e infornare a 180° sopra/sotto (oppure verificare la cottura della chiffoncake, che mi sembra sia perfetta, e non tralasciare di poter utilizzare lo stampo da chiffoncake, senza cartaforno).
Mescolare tutti gli ingredienti secchi.
Aggiungere poi, i soli tuorli delle uova intere, l’acqua, il latte liquido, il dolcificante e l’aroma.
Lavorare il composto energicamente.
Montare tutti gli albumi a neve, aggiungendo un pizzico di lievito a metà lavorazione, e con l’ aiuto di una frusta aggiungere al composto.
Foderare con carta da forno una teglia a bordi alti del diametro di 27-28 cm.
Dopo aver fatto riposare 5 minuti l’impasto, incorporare il resto del lievito, spolverizzando, e continuare a mescolare delicatamente.
Versare nella tortiera e infornare coprendo con cartaforno, facendo attenzione che non tocchi l’impasto (la prima volta ho messo anche la griglia per una maggiore stabilità, ma provare col supporto dell’estense, oppure giocare con le griglie grandi, poggiandoci sopra la cartaforno o al limite una teglia piccola, ma penso vada meno bene).
Lasciare cuocere 45 minuti circa in un ripiano centrale (lasciar perdere la storia di togliere il foglio da sopra dopo 30 minuti, pena l’ammosciamento assicurato…)
Una volta cotta, lasciarla ancora 5 minuti dentro a forno spento, poi ancora 5 minuti a fessura, e poi speriamo che se la cava…
Quando la torta sarà fredda tagliarla a metà.
Foderare il fondo di uno stampo possibilmente a bordi svasati con carta da forno.
Tagliare delle sottili strisce non più larghe di un dito e ricoprire il fondo con questa pasta. Bagnare!
Amalgamare la ricotta con l’ aroma e il dolcificante.
Versare sulle strisce di pasta il ripieno e livellarlo (ma non arrivare proprio al bordo, altrimenti se fuoriesce, poi la copertura non si attacca).
Ricoprire con altre strisce di pasta, attappando i buchi.
Bagnare con la bagna tutta la pasta aiutandovi con un pennello e fare la prova “mano”.
Schiacciare leggermente e mettere in frigo con un piatto sopra dove metterete un peso.
Lasciate riposare per 4 ore circa.
Nel frattempo che la torta è in frigo preparate la copertura.
Lavorate energicamente il latte in polvere con il dolcificante, il cacao e l’ acqua.
Cuocere a bagnomaria per 5 minuti (o in microonde per 30/60 secondi)
Lavoratela ancora un pò e poi mettetela in frigo.
A questo punto – per evitare grumi – frullare col mixer, oppure lasciatela riposare e quando sarà fredda passate la crema in un setaccio o colino.
Togliete la torta dal frigo e capovolgetela su un piatto da portata.
Versarvi sopra la copertura al cioccolato e livellate .
Rimettete in frigo e lasciate asciugare la glassa.
Fonte 11.IV.2013

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DOLCI

Ricotta al forno al limone dukan-style

Alla continua ricerca di dolcetti leggeri, ho reso questa ricotta dukan-style aromatizzata al limone, perfino più light dell’originale.
Eccola:

Ingredienti
gr. 500 di ricotta di bufala light (di solito la trovo al 6%, questa di bufala ha l’8% di grassi, ma è ottima).
ml 7,5 di dolcificante liquido (corrispondente a circa 100 gr di zucchero, leggermente maggiore della quantità prevista. Per un’alternativa più salutare, la prossima volta proverò con stevia).
il succo di un limone
5 ml di mio estratto di vaniglia
gr. 30 di amido di mais (due tollerati)
Procedimento
Ho spremuto il limone e filtrato, passata la ricotta con le fruste dello sbattitore e amalgamato tutto.
Prima ho mescolato la ricotta con il dolcificante, poi ho aggiunto il succo di limone e la vaniglia (non esagerare altrimenti prevale sul sapore del limone).
Ho frullato ancora e assaggiato per vedere com’era di sapore.
Ho continuato a frullare spolverando l’amido (qui la ricetta suggerisce di far venire una crema abbastanza liscia, ma la mia ricotta era già molto asciutta.
Se dovessi usare questa stessa ricotta, la prossima volta aggiungerò 1 o 2 cucchiai di latte scremato liquido.
Ho messo il composto in 6 stampini monoporzione di silicone, riempiendone ciascuno con 100 grammi circa del composto e ho livellato bene.
Cottura
Ho messo in forno caldo a 200°C finchè non ho visto colorarsi bene la ricotta. Dopo una 20ina di minuti i dolcetti erano emersi dagli stampi di buoni 2 cm, ma alla fine si sono rilivellati. Ho fatto stare ancora 10 minuti, ma forse si poteva evitare (proprio perché la ricotta era molto asciutta..)
Ho fatto freddare e poi messo in frigo (non sformare subito, altrimenti rischia di spatasciarsi).
Una volta freddi, ne ho guarnito uno con la mia marmellata di bacche di goji. Buonissimo!!!
Gli altri li ho congelati. .. vediamo come saranno una volta scongelati.

Meglio mangiarla appena pronta, ma pur se perde un pochino, è un dolce accettabile anche dopo scongelato.

Fonte  28.IV.2013

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DOLCI

Pasticcini di frolla all'olio

Grazie alla fantastica Monny di Cookaround che me li ha insegnati, vi propongo dei pasticcini/frollini deliziosi senza burro, velocissimi da realizzare.

Ingredienti per 35 biscotti:
100 gr olio di riso
1 uovo intero
75 gr zucchero a velo
225 gr di farina (175 gr tipo 00 + 50 gr fioretto di mais)
1/2 cucchiaino di lievito
un pizzico di sale
1 cucchiaino di estratto di vaniglia naturale in polvere o liquido
Accendere il forno al massimo un po’ prima di iniziare perchè fare l’impasto è velocissimo…
Mettere nel robot l’uovo intero, un pizzico di sale e un po’ di succo di limone.
Mettere in funzione aggiungendo l’olio a filo, ottenendo una maionese morbida e versarla in una ciotola.
Setacciare insieme la farina, lo zucchero a velo, il lievito e la vaniglia.
Aggiungere al composto a più riprese mescolando con un cucchiaio di legno.
Per lasciare meglio in forma i biscotti ho omesso qualche cucchiaiata di latte, previsto nella ricetta originaria.
L’impasto risulterà comunque abbastanza morbido, tanto da riuscire a essere spremuto con la sac-a-poche.
Una volta formati ho messo in freezer la teglia coi biscotti per 10 minuti.
Cottura in forno preriscaldato statico, così:
5′ a 250°C
10′ minuti a 190° C
Considerazioni:
Ottima variante per chi non può o non vuole usare il burro.
Naturalmente non sanno di burro ma sono molto friabili e direi proprio di essere soddisfatta.
E poi ci si può sbizzarrire con la fantasia e dare le forme più disparate.

Forme un po’ da dilettante le mie (quale sono io!), ma friabilissimi e belli gonfi.

La glassa al cioccolato l’ho presa da qui
Fonte 26.V.2013