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PREPARAZIONI e tecniche di base

Coil folding method (pieghe)

E’ da qualche tempo che ho aggiunto alle tecniche di piegatura acquisite negli anni per il mio pane, anche questo metodo.

Sono delle pieghe da effettuare preferibilmente in ciotola quando l’impasto è molto idratato: il COIL FOLDING.

Effettivamente già lo avevo notato – più o meno eseguito così – nei video di qualche mastro pizzaiolo, ma non avevo ancora letto la denominazione del metodo; io le ho chiamate per un po’ pieghe a caduta, ma in italiano non saprei come definirle.

Una dimostrazione è questa:

Non sono esattamente delle pieghe stretch&fold (allunga e piega), o delle slap&fold (sbatti e piega), ma dalla traduzione inglese, il nostro amico google ci viene in aiuto definendole appunto, pieghe a bobina (o a spirale, o arrotolate).

Io le adotto ormai sul mio pane con idratazione solita al 75% dopo la laminazione – rigorosamente a mani bagnate – sostituendole alle solite pieghe a tre, e devo dire che ne ha migliorato la struttura finale.

Ritengo che un paio di cose vadano sottolineate:

  • per facilitare le operazioni di piegatura, utilizzare un contenitore di vetro o comunque pesante;
  • ad ogni piegatura, ricordarsi di “scoppiare” gli alveoli più grandi che si formano.
Questa immagine ha l'attributo alt vuoto; il nome del file è WP_20191012_23_03_44_Rich-1024x577.jpg

In particolare, nella foto, stavo seguendo questo video con un pane all’80%.

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SECONDI, SFIZI E STREET-FOOD

Bruscolini (o semi di zucca) tostati salati

E’ tempo di zucca!
Come non parlare dei suoi gustosi semi, conosciuti a Roma col nome di bruscolini?

 

Oltre alle proprietà, non proprio dietetiche, nei bruscolini troviamo però un buon apporto di ferro (ben 9 mg per ogni 100 grammi di prodotto).

Questa ricetta mi ha convinta più delle altre perché prima di tostare i semi, prevede una breve bollitura.
Ho letto altrove che questo metodo non fa sviluppare i grassi saturi.
Ho pertanto seguito le dosi espresse dall’autrice, in “tazze”, ma poi ho ricavato anche i quantitativi espressi in grammi.
Fermo restando la ricetta originale, indicherò pertanto anche le dosi estrapolate da me.

Ingredienti
– 1 tazza colma di semi (corrisponde ai 250 grammi di semi che ho ricavato dalle mie zucche).
– 2 tazze di acqua per ogni mezza tazza di semi. In questo caso 4 tazze piene (circa lt. 1,400).
– 1 cucchiaio raso di sale per ogni tazza (g 40-50 g di sale grosso – a seconda di quanto li volete salati; io ho fatto 40, altrimenti poi ci si “lessano” le labbra)
– olio e.v.o. per ungere la teglia

Procedimento
Tagliare la zucca e con un cucchiaio raccogliere i semi interni.
Separare i semi dai filamenti e sciacquarli.
In una casseruola mettere i semi, aggiungere l’acqua e il sale.
Portare a ebollizione e far bollire per 10 minuti
Togliere dal fuoco e scolare.
Io ho anche asciugato sommariamente i semi.

Cottura
Preriscaldare il forno a 160°C ventilato.
Ungere bene una teglia con dell’olio extra vergine di oliva.
Stendere infine i semi nella teglia in un solo strato, senza sovrapporli.
Infornare quindi in un binario medio-alto del forno per 20-30 minuti (a seconda del grado di tostatura desiderato).
Dare un paio di mescolate con un cucchiaio di legno, cercando sempre di riappianare lo strato di semi.
A tostatura avvenuta far freddare prima di consumarli.


Secondo l’autrice della ricetta non vale la pena rimuovere il seme dalla buccia, e consiglia di mangiare tutto (in effetti se fate tostare troppo sarà molto difficile tirare fuori il semino).
Lei non sa che per molti di noi, sgranocchiare bruscolini togliendo la buccia è un rito, e va mantenuto così, tale e quale!
14 ottobre 2010