Categorie
PANE, pizze, pizzelle e dintorni

Tigelle del riciclo senza lievitazione

Ricetta che preparavo nel 2008 e che ho ripetuto per dedicarla a chi, viste le difficoltà nel reperire il lievito di birra in questo lungo covid-lockdown, sta avviando per la prima volta la pasta madre solida (pms).
Una volta abbastanza matura e ben avviata si avranno sicuramente tantissimi esuberi dovuti ai rinfreschi continui della nostra pms.
Naturalmente ci sono altri modi per fare delle vere tigelle o crescentine emiliane, ma per non buttare nulla e avere alla fine una cosa sfiziosa da sgranocchiare meglio mettere man mano questi “avanzi” in un barattolo non chiuso ermeticamente per qualche giorno.
Piccolo accorgimento: di volta in volta io reimpasto gli avanzi coi residui precedenti per compattare la massa.

Ingredienti
Pms non rinfrescata 300 g (questa volta, da 3-4 giorni)
Sale 3-4 g (un cucchiaino raso – come per il pane ne metto circa l’1,5-2% rispetto alla farina: ricordo che la farina nella pms, è pari a circa due/terzi del totale)
Bicarbonato 0,30 g (una puntina di cucchiaino: ci vuole, per neutralizzare l´acido della pasta madre vecchia; io metto uno 0,15-0,20% rispetto alla farina)
Semini 3-4 g (facoltativi)
Acqua a temp. ambiente 1 litro (a 23-24°C; per il bagnetto della pms)
Zucchero 2 g (vista l’eccessiva acidità del lievito ho inserito il 2‰ rispetto all’acqua, come indicato anche qui da Continisio)

Procedimento
Per il bagnetto, compatto bene e affetto grossolanamente a fette il panetto di pms non rinfrescata e preparo la soluzione zuccherina.
Lascio sommersi questi pezzi per 20 minuti.

Scolo bene i pezzi di pasta madre, unisco sale, bicarbonato, semini e impasto sbattendo la pallina sul tavolo.
Porziono in palline da circa 50 grammi e appiattisco.

Senza bisogno di alcuna lievitazione, cuocio subito per una decina di minuti, su un testo o piastra di ghisa già preriscaldati.

Capovolgo spesso per uniformare la doratura.
In passato le ho fatte anche aggiungendo olio e/o zucchero e/o farina (in questo caso prevedere un paio d’ore di lievitazione), cuocendo in forno … insomma, poi ognuno trova la sua tigella del riciclo perfetta.

Queste sotto: due mie foto di repertorio del 2008

Categorie
SALSE, sughi, condimenti, erbe

Pasta col tonno .. col trucco!

E’ parecchio che avevo promesso ai figli lontani di mandar loro la ricetta della pasta col tonno che ormai in famiglia facciamo così!


Pertanto, in occasione del contest al quale sto partecipando, grazie all’iniziativa di La Confraternita della Pizza che con simpatia ci aiuta a stare tutti in casa senza “patire” troppo della situazione mondiale contingente per la pandemia da Covid19, ho approfittato per pubblicare questo piatto leggermente “diverso” rispetto alla solita pasta col tonno.
Avete mai aggiunto qualche pezzetto di peperone crudo alla vostra pasta col tonno?
Dai, provateci e poi ditemi se cambia .. in meglio: me lo ha insegnato una cugina abruzzese di mia madre, tanti anni fa!

Ingredienti per quattro persone:
1 scatola di tonno in olio di oliva scolato
mezzo peperone fresco, giallo o rosso o verde
pelati o qualche pomodorino fresco
aglio
olio e.v.o
cipolla
peperoncino fresco (ho sempre delle rondelle congelate)
capperi q.b.
spolverata di origano
qualche oliva di gaeta o similari (leccino, ecc.)
poco sale
poco vino bianco
prezzemolo

Procedimento
Ho prima fatto rosolare aglio, olio, peperoncino e cipolla.
Poi ho aggiunto una parte del tonno, i capperi e parte dei peperoni freschi.
Ho sfumato con poco vino bianco e ho aggiunto pelati e origano.
Una volta ristretta la salsa ho aggiunto il restante tonno, le olive (meglio inserirle quasi a termine cottura o diventano amare).
Ho fatto restringere ancora un po’, ho scolato la pasta molto al dente e l’ho saltata nel sughetto.

L’idea
A volte ho servito il piatto finito guarnendo con peperoni crudi tagliati finissimi, prezzemolo e aglio crudo a pezzettini.

Quando possibile, indirizzarsi verso il consumo di pesci con un basso tasso di mercurio (da Wikipedia).

 

Categorie
DOLCI

Torta di mele o 7 vasetti?

In famiglia avevamo voglia di qualcosa di dolce e, ricordandomi della sofficità della 7 vasetti, l’ho trasformata in una deliziosa torta di mele.

https://www.lavecchiasaggia.com/wp-content/uploads/2020/06/IMG_0766-1024x768.jpg

Ingredienti
Riporto come al solito anche gli ingredienti in grammi, per una tortiera apribile da 28 cm, misurati con il vasetto della sour cream da 200 g (non avevo yogurt)

3 mele golden medie
4 uova piccole – circa 205 g
2 vasetti di zucchero – 270 g
1 vasetto di sour cream (m.g. 24%) – 200 g
1 vasetto di olio e.v.o. – 150 g
3 vasetti di farina – 330 g (per dare sapore e indebolire la farina 0 che avevo, ho utilizzato 80 g di farro integrale setacciato da me)
1 bustina lievito homemade (c.tartaro 8+bicarbonato 3,60) – 11,60 g (oppure una bustina intera di lievito per dolci) (uguale)
1 pizzico di sale a 3 dita
1 cucchiaino di cannella (facoltativo)
1 limone non trattato (succo e buccia).

Procedimento
Mi sono trovata bene preparando prima tutti gli ingredienti dosati sul tavolo.

Poi ho tagliato le mele, metà a piccoli cubetti, metà a spicchi sottili e le ho lasciate in due contenitori separati, nel succo di limone.

Ho iniziato mescolando bene con una frusta le uova e lo zucchero (tranne un cucchiaio lasciato da parte per lo spolvero finale).

Sempre mescolando ho aggiunto la sour cream, l’olio, il pizzico di sale e la buccia grattugiata del limone.

Ho proseguito mescolando e spolverando sul composto il mix di farine un po’ per volta, tranne un cucchiaio da mixare col lievito e da inserire successivamente.

Formato il composto, sempre mescolando, ho aggiunto i cubetti di mela e infine il lievito setacciato nel cucchiaio di farina restante.

Ho versato il composto nello stampo (volendo, imburrare/infarinare).
Per creare l’effetto “ciambella” ho utilizzato una “moka” – ma se piacciono cotte, anche una mela è un’idea – rivestita di cartaforno.

Ho battuto la teglia sul tavolo per uniformare l’impasto, ho aggiunto la spolverata di cannella e disposto a raggiera gli spicchi di mela; infine ho spolverato con lo zucchero messo da parte.

Cottura
Ho infornato a 180°C statico preriscaldato per 35 minuti, poi a 170°C per 5′ e infine ho lasciato ancora dentro al forno spento per 5′ a fessura.

Questa volta, data la pesantezza delle mele non mi sono azzardata ad effettuare il solito capovolgimento e, appena fredda, abbiamo assaggiato.

De-li-zio-sa!

Lidea
Per non far annerire le mele.
Se non si usano liquori o succo di limone, ho scoperto che si possono lasciare le mele tagliate, in acqua ghiacciata;

Altra idea (o meglio, l'”uovo di Colombo”)!
E quando si hanno solo due uova o due melette e volete comunque una torta di mele altina??
Come misurino, sarà sufficiente utilizzare delle tazzine da caffé anziché i classici bicchierini da yogurt e … usate una teglia più piccola 😉